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Di sovraccaricare quindi, di ulteriori mansioni quei pochi rimasti, forse 20 o anche meno. Alcuni di essi tra l’altro con gravi problemi e limitazioni fisiche, già accertate da medico competente. Pertanto il paziente Molisano, se ricoverato, si troverà sicuramente in condizioni estremamente disagiate sia per quanto riguarda l’igiene personale, sia il cambio della biancheria, oltre che al trasporto degli stessi per eseguire esami e consulenze varie.
A nulla è valso il tentativo di tutte le OO.SS. avuto con gli organi di stampa affinché l’Azienda prorogasse il rinnovo di contratto agli ausiliari. Noi sindacalisti ancora oggi stiamo aspettando una risposta. Qualcuno mormora che non ci sono più fondi, però i fondi per pagare le cosiddette”prestazioni aggiuntive” soprattutto al personale medico l’azienda ce li ha, tanto è vero che queste prestazioni aggiuntive esercitate dai medici anestesisti e del pronto soccorso, vengono pagate € 60,00 ad ora. Per poter fare il turno notturno dove si lavora meno, ma si guadagna di più, i medici fanno a strattoni pur di accaparrarsi il turno per intascare la congrua somma di € 720,00 a notte. Quasi l’intera mensilità di un ausiliario. Qui la domanda sorge spontanea: dov’è il risparmio?
Anzi, questo modo intasa ancora di più le sale del pronto soccorso, perché i medici sono due a turno di notte; e tre di giorno, mentre l’ausiliario rimane spesso da solo e soprattutto di notte, viene costretto ad occuparsi anche dei vari decessi che avvengono in altri reparti. Così i pazienti dopo essere stati visitati, rimangono per ore ad aspettare che l’ausiliario si renda disponibile per poterli accompagnare a fare esami e consulenze varie. Chissà perché la figura medica è sempre sopravvalutata e stimata? Ciò mi fa pensare che anche nella sanità Molisana vige “la legge della natura” dove l’animale grande tende di divorare il piccolo. Ma questo tra esseri umani non può e non deve esistere, a volte noi “piccoli” lavoratori, siamo costretti a ricorrere dal proprio legale per ottenere quanto ci spetta, come nel recente caso di un autista del parco macchina aziendale, che per ottenere il pagamento dello straordinario effettuato per oltre quattro anni, è dovuto ricorrere al suo legale.
Cosí l’Azienda, dopo gli accertamenti del caso da parte dell’Autorità competente, non solo ha dovuto versare gli arretrati all’autista, ma ha dovuto sostenere anche le spese legali nonché le parcelle dei due legali interessati alla causa. Di esempi come questi ce ne sono diversi, pertanto fino a quando l’Azienda Molisana è manovrata da questa sorte di “classe politica” a noi piccoli onesti lavoratori non rimane altro che la “RASSEGNAZIONE” nel vedere ormai prossimo il totale declino del S.Timoteo; che avverrà probabilmente il prossimo 31/12/2015 quando ci sarà anche la scadenza del contratto dei colleghi infermieri, se non verrà rinnovato nemmeno a loro.
Ma per questo gravoso danno subìto all’Azienda, dobbiamo solo dire a tutta la classe politica succedutasi negli ultimi 20 anni di “Vergognarsi” per le loro nefandezze commesse, per il loro menefreghismo ed incapacità del gestire la sanità, di vergognarsi per lo stipendio oneroso che percepiscono e sempre ben salvaguardato.
Ma soprattutto di vergognarsi per aver saputo annientare l’ottimo funzionamento che il S.Timoteo godeva 20 anni fa e che oggi per la nostra sanità si riesce a spendere più della regione Lombardia. Non è veramente assurdo? Un appello lo vorrei rivolgere al Sindaco Sbrocca, al fine di un suo tempestivo intervento per evitare davvero che il S.Timoteo declini.
Rsu sindacato Fsi Termoli