LARINO – In attesa che il presidente Di Laura Frattura venga a Larino, come promesso, l’Associazione “Comitato Civico Frentano” ha partecipato all’incontro già svoltosi a Termoli ed all’Assemblea regionale che il PD ha convocato lo scorso 2 agosto per dibattere proprio sulla sanità, paragonabile sempre più ad una palude disseminata di sabbie mobili che stanno fagocitando la nostra regione. La gestione commissariale ha creato danni irreparabili: ha solo operato tagli indiscriminati ai servizi senza mettere mano alle vere disfunzioni di un sistema che continua a produrre debito, ridisegnando un piano sanitario discriminatorio e sbilanciato verso la sanità privata.

Ancora una volta, poi, si è assistito alla bocciatura, da parte del TAR del Molise, di provvedimenti dettati da superficialità ed incompetenza come la nomina di un nuovo Direttore Generale senza che se ne avesse l’autorità. Le conseguenze? altri costi per i Molisani ed un quadro della situazione di assoluta confusione nel quale non si capisce chi debba fare cosa. L’unico elemento certo, emerso negli incontri cui l’Associazione ha partecipato, è la penalizzazione che ancora una volta si vuole infliggere al Basso-Molise constatando che il numero di posti letto per acuti assegnati al nostro territorio è di gran lunga inferiore agli standards, previsti dal Piano Sanitario Nazionale, necessari a garantire i Livelli Essenziali di Assistenza. La risposta alla contestazione di questa disuguaglianza è sempre la solita: “non è il numero di posti letto a garantire la qualità del servizio.” Benissimo!

Non dovrebbe, quindi, essere un problema sottrarne un centinaio alle aree che ne hanno in esubero rispetto al numero di abitanti per garantire pari dignità alla popolazione basso-molisana. Insomma, rispetto alla precedente amministrazione regionale, la “musica” non è cambiata: nel volgere di una campagna elettorale l’Ospedale “G. Vietri” di Larino da polo di eccellenza rischia nuovamente la conversione a poliambulatorio e della più equa distribuzione dei servizi sanitari su tutto il territorio regionale non vi è più traccia nei progetti illustrati dal nuovo governatore. A questo devono sommarsi l’ignoranza ed il pregiudizio riscontrati negli interventi di alcuni partecipanti all’assemblea del Partito Democratico: un medico del Pronto Soccorso del Cardarelli, nel lamentare il suo massacrante lavoro, ambiva ad un trasferimento al Vietri dove poter stare finalmente con “i piedi per aria”; una non meglio identificata signora di Isernia, il cui territorio è abitato da meno di 90.000 anime e sul quale insistono tre ospedali pubblici ed innumerevoli strutture private, accusava i cittadini del Basso-Molise di volere l’ospedale sotto casa.

Ma è stato l’intervento dell’Assessore Petraroia a dare il polso di quanto la politica sia volta gabbana raccontando di un Molise fortemente indebitato e senza vie di uscita. Questa situazione, però, era ben nota già al tempo della campagna elettorale quando il Centro Sinistra si proponeva come “salvatore della patria” e pronto a risolvere tutti i problemi senza scontentare nessuno. Troppo comoda, ora, la scusa dei debiti! Per niente serio schierarsi con i cittadini quando si è all’opposizione e zittirli con stizza quando si è al governo. L’assessore, infatti, dopo aver riferito di un suo provvedimento per l’assegnazione di un’unità infermieristica alla Dialisi di Termoli, alla rivendicazione, da parte di un membro dell’Associazione, di una ulteriore dotazione di personale anche per la Dialisi di Larino ha risposto in malo modo come se gli si stesse chiedendo la soddisfazione di un capriccio e non invece la possibilità di istituire un altro turno per evitare ai pazienti il calvario di doversi recare a Campobasso.

Si potrebbe, magari, scongiurare che altri muoiano per strada, come accaduto nello scorso mese di giugno, ad un dializzato del Basso-Molise costretto a raggiungere il capoluogo pur in presenza di una disposizione, datata 27 maggio 2013, che ne prevedeva il trattamento all’ospedale S. Timoteo. L’Associazione “Comitato Civico Frentano”, invita pertanto il governo regionale ad un repentino cambio di toni e soprattutto di rotta: è oltremodo irritante che si chieda ai cittadini del cratere sismico l’aumento del bollo auto, quando ne attendono ancora il rimborso, e contestualmente li si privi dei servizi ospedalieri. Questo mentre “la casta” stabilisce per sé retribuzioni scandalose. Altrettanto inopportune sono le dichiarazioni di ex amministratori di centro destra, tanto a livello regionale quanto a livello locale, le cui lingue, utilizzate per lunghi anni a leccare i piedi di Iorio, si sono improvvisamente sciolte in critiche puramente strumentali. Meglio farebbero a tacere responsabili come sono del disastro in cui versano rispettivamente il Molise e la città di Larino.

Associazione “Comitato Civico Frentano”

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