VENAFRO_ Lo scorso anno, era il 24 gennaio 2011, il Consiglio regionale del Molise ha discusso del piano di razionalizzazione della rete scolastica che prevedeva la soppressione di alcuni Circoli didattici, tra cui uno anche a Venafro, il 1° Circolo, ad appena due anni dalla sua trasformazione a istituto comprensivo.

“Le contestazioni sollevate dai molti genitori, quelle  del personale docente e non docente, non erano da sottovalutare, per questo ho chiesto come mai, al di la di certe logiche di appartenenza, politiche, territoriali, di convenienza, non si cercasse, effettivamente, di tener conto di quei parametri che andassero oltre i meri calcoli algebrici contenuti nella legge”_ ha dichiarato Massimiliano Scarabeo. “Nella mia qualità di consigliere regionale, perciò, difendendo principalmente gli interessi della scuola di Venafro, ho voluto evidenziare che il risparmio, gli accorpamenti, il ridimensionamento, non devono rappresentare ragioni insormontabili per l‘erogazione di servizi importanti come l’istruzione“.

“Ancora una volta, però_ continua Scarabeo_ si è voluto scegliere non tenendo conto delle esigenze che alcune aree, come quella Venafrana hanno, e, soprattutto, delle possibilità che potrebbe offrire il futuro, grazie proprio alle opportunità insite nella presenza di più istituti scolastici sul territorio di riferimento.  Soprattutto se si pensa che lo spopolamento delle aree interne, la conseguente mancanza dei servizi essenziali correlati all’offerta educativa nei piccoli centri, la stessa edilizia scolastica, potrebbe convincere molti genitori ad iscrivere i propri figli nelle scuole dei centri più grandi. Se ciò è vero, pur nel rispetto di certe disposizioni, Venafro, non dovrebbe essere considerato un competitor, bensì l’alternativa, utile a favorire, questo si, una competizione sana sulla qualità dell’insegnamento che, in sintesi, è il vero obiettivo che dovrebbe essere raggiunto_ ha affermato Scarabeo . Ma, a quanto pare, proprio Venafro, rappresenta una eccezione, visto che già lo scorso anno, l’Amministrazione cittadina, ha accettato, senza battere ciglio, la proposta riduttiva presentata nel piano di ridimensionamento scolastico regionale. A distanza di un anno, perciò, non deve meravigliarci se a difendere gli interessi dei nostri studenti, non ci sia l’Amministrazione cittadina con una proposta valida, magari coordinata anche con i genitori, gli insegnanti, e perchè no, con le opposizioni consiliari, in grado di competere con quelle delle altre realtà locali, più piccole ma capaci, a differenza di Venafro, di vendere cara la propria pelle!”

“E mentre il Sindaco si arrabatta a ricomporre i cocci del disastro che è riuscito a combinare e Venafro vive l’ennesimo momento di debolezza,  mi viene in mente l’immagine di quella grande nave da crociera ferma nell’Oceano perchè incapace di navigare”.

Con questo ennesimo tentativo di riduzione, si è davvero toccato il fondo, seppur con la complicità dell’Amministrazione Provinciale di Isernia! Se nella fattispecie, l’assenza di proposte alternative da parte del Comune di Venafro, rappresenta il chiaro segnale dell’incapacità amministrativa di affrontare questioni vitali per il presente e il futuro della città, cosa potremo aspettarci in merito a tutte le altre emergenze che quotidianamente stiamo vivendo?”_ è la domanda che pone il Consigliere Scarabeo.

“Non c’è nessuna risposta plausibile! Vanno perciò comprese le numerose esternazioni di tanti che si rammaricano per come stanno le cose, io aggiungo che all’incapacità deve aggiungersi la presunzione di aver perseverato nella mancanza di confronto serio e produttivo tra politica e cittadino, determinando lo scollamento tra l’istituzione che dovrebbe difendere e tutelare gli interessi importanti come l’istruzione e chi di questi ne deve beneficiare”_ ha concluso il Consigliere della Regione Molise.

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