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ROMA_ Si è tenuto oggi il seminario e incontro di studio organizzato dall’Osservatorio Nazionale Amianto – Regione Veneto.

Sono intervenuti il coordinatore nazionale ONA, Avv. Ezio Bonanni, il Dott. Beniamino Deidda, Procuratore Generale presso la Procura Generale di Firenze, il Dott. Luigi Del Pino, Procuratore della Repubblica di Venezia, il Prof. Pietro Sartorelli, Ordinario di Medicina del Lavoro presso l’Università di Siena e Direttore dell’Unità Operativa di Medicina del Lavoro presso il Policlinico Le Scotte di Siena, e il Prof. Claudio Bianchi (Centro di Studio e Documentazione sui Tumori Ambientali / Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – Monfalcone).

Era presente anche il Sen. Felice Casson, Vicepresidente Senatori PD, il quale si è impegnato a sostenere le iniziative dell’Osservatorio Nazionale Amianto.

Durante il corso del seminario, l’Avv. Ezio Bonanni richiamava l’attenzione e chiedeva un intervento specifico all’On.le Luca Bellotti, nel merito dell’estensione del Fondo Vittime dell’Amianto e per l’abolizione dei termini di decadenza e di solidarietà e vicinanza alle vittime.

“I drammatici effetti che l’amianto ha provocato nei decenni del suo utilizzo industriale non sono una questione personale, che riguarda i singoli malati e le loro famiglie, ma sono una priorità nazionale. Resta da fare ancora molta strada per garantire alle vittime e a chi ne ha cura non solo il giusto sostegno economico, ma anche e soprattutto il giusto riconoscimento e la solidarietà nei confronti dei disagi e delle sofferenze che si trovano ad affrontare”, ha detto il sottosegretario al Lavoro Luca Bellotti nel corso del seminario e incontro di studio, ed ha proseguito: “L’attenzione delle istituzioni e in particolare dell’INAIL è sempre alta, poiché la patologia asbesto-correlata, pur costituendo un fenomeno numericamente abbastanza contenuto rispetto ad altri tipi di malattie professionali, ha una particolare gravità in termini di incidenza sulla salute e purtroppo, molto spesso, esiti fatali. Ulteriori proposte a favore di chi ha subito le ingiurie delle lavorazioni legate all’amianto sono ad oggi in discussione in Parlamento, in diversi contesti, con l’obiettivo di apprestare tutele sempre più rapide, efficaci e pervasive e di tenere sempre viva l’attenzione su questo tema così delicato e importante che ci deve riguardare tutti”.

Si è anche parlato di come destinare il Fondo nazionale per le vittime dell’amianto (con la possibilità di estenderlo ai familiari), di come riconoscere il nesso di causa-effetto nei soggetti esposti, di come attivare un piano di prevenzione e cura per un fenomeno che avrà – è stato detto – il suo picco negativo nel 2025.

Un altro argomento affrontato è stato quello della necessità di modificare l’attuale Legge, rimuovendo quei blocchi che negano, oggi, giustizia alle molte persone che hanno contratto delle patologie gravi e spesso mortali.

Il sindaco Carpinetti ha sottolineato in particolare come “l’emergenza amianto presente nel nostro territorio debba trovare un piano di intervento da parte dello Stato, che sia in grado di aiutare le amministrazioni locali a rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono ad una efficace e puntuale difesa della salute pubblica”.