TERMOLI – Si è conclusa tra gli applausi e le strette di mano cariche di riconoscenza e affetto l’XI edizione del Kimera International Film Festival. La sala del Cinema Sant’Antonio, piena per metà, nonostante l’ora tarda (la premiazione è avvenuta intorno alle 24 di venerdì 24 maggio) ha eletto come miglior lungometraggio “One day after peace. Un giorno dopo la pace” di Erez e Miri Laufer. Il documentario che narra la vicenda di una madre israeliana che cerca un dialogo con il palestinese cecchino che ha ucciso suo figlio, è stato votato all’unanimità dal pubblico e dalla giura.
La giuria formata da Alberto Farina (fondatore di Caming Soon Television e collaboratore per Rai Movie), Mariangela Simone (critico cinematografico), Angelo Fabrizio (Attore e volto storico di Rai Gulp), Antonio Franzese (Dirigente Scolastico), Nino Barone (Artista e professore) ha assegnato il premio miglior regia a “Una domenica notte” di Giuseppe Marco Albano, il premio Articolo 3, dedicato all’impegno sociale, a “Smile” di Matteo Pianezzi. Il primo premio cortometraggi sezione fiction è stato assegnato a “Second wind” di Segey Tsyss e al secondo posto si è piazzato il corto “Foto” di Ismael Ferrer.
Il premio per miglior attrice nella sezione Lungometraggi è andato a Nina RaKovec del film “Izlet”. Il premio menzione speciale della Giuria è stato assegnato a “Izlet”, film sloveno di Nejc Gazvoda, per la sezione animazione il primo premio è stato assegnato a “Luminaris” dell’argentino Juan Pablo Zaramella. Il pubblico termolese del cinema Sant’Antonio ha invece scelto “The rattle of Bengazi” di Paco Torres come miglior cortometraggio.
I giurati e il pubblico hanno manifestato apprezzamento per il Kimera Film Festival e per la scelta dei film in gara in questo 2013, definiti tutti di altissimo livello. “E’ stato per noi un festival delle emozioni”, ha spiegato il giurato Alberto Farina, esprimendo un sentimento comune a tutti i giurati. L’auspicio, anche del Presidente del Kimera Cineclub Mimmo Farina, è stato quello di poter continuare a dar vita a questa manifestazione nonostante le innumerevoli difficoltà pratiche e logistiche riscontrate durante il percorso.
