Parco della Memoria
Parco della Memoria
SAN GIULIANO DI PUGLIA _ Nove anni fa, alle 11.32 una scossa di magnitudo 5.4 devasto’ 14 comuni del Molise facendo crollare anche la scuola elementare ”Jovine” di San Giuliano di Puglia, sotto le cui macerie rimasero 27 bambini e una maestra, Carmela Ciniglio.

Altre due persone morirono in altri crolli. Oggi si è celebrato a San Giuliano di Puglia la ”Giornata della memoria” nel Nono avviversario della morte delle vittime. La cerimonia si è aperta in Cimitero alle 11.32 con i 30 rintocchi delle campane per ricordare le 30 vittime. Presente alle celebrazioni il Presidente della Regione Molise Michele Iorio che ha sottolineato come a San Giuliano la ricostruzione è completata. Per quanto riguarda gli altri comuni del cratere sismico molisano, saranno anch’essi completati visto che i fondi ci sono.

La visita silenziosa in cimitero ha visto la presenza non solo della comunità locale, amministratori e politici ma anche di molti soccorritori arrivati da varie regioni d’Italia che quel 31 ottobre del 2002 diedero l’anima per scavare e salvare i bambini
sepolti dalle macerie della maledetta elementare. Non è mancato l’ex Procuratore di Larino Nicola Magrone, tornato anche quest’anno a San Giuliano ed i familiari dello studente torinese Vito Scafidi, morto nel 2008 nel crollo della soffitto della sua classe.

In corteo poi si sono diretti tutti nel Parco della Memoria dove davanti il pilastro centrale che era della scuola crollata, conservato all’interno della struttura, Iorio, il Sindaco Luigi Barbieri e Antonio Morelli del Comitato Vittime hanno deposto una corona di alloro in ricordo di tutte le vittime del terremoto locale. Un momento molto intenso che ha commosso molti dei genitori delle vittime presenti.

In serata, alle 19, è stato aperto ufficialmente il Parco della Memoria che ha avuto un forte impatto sulla popolazione eIl Parco illuminato tutti i presenti. Il progetto si estende attraverso un percorso reale che vuole essere un cammino di meditazione, con luoghi per la memoria e per la preghiera. Filo conduttore e tema della struttura, è il cammino della vita, l’istante della tragedia e il percorso di elaborazione del lutto. Il cammino è rappresentato dai percorsi segnati nel pavimento bianco che al suo interno contiene anche i ruderi della scuola crollata, cristallizzando la memoria del tragico evento.

Alla fine della zona spicca il “bosco” di giunchi flessuosi alla cui estremità sono presenti delle luci. In questo spazio dalla forte connotazione spirituale, il ricordo di quanti non ci sono più è portato dalla brezza del vento che agita i giunchi: 15 filari, ognuno con due facciate, simboleggiano i 30 visi delle vittime del sisma. Quando scende la sera il Memoriale si accende di luccichii per compiere il progetto luminico, un cielo sempre stellato a protezione del perenne ricordo. Il progetto si ispira al pensiero del filosofo latinoamericano Ernesto Mayz Vallenilla che dimostrando l’indissolubilità dei concetti di spazio e tempo, ne teorizza la comune “filiazione visiva” e “la loro intima ed inestricabile matrice ottico – luminica”. Il tempo associato alla luce, può essere inteso come durata, coscienza ed esistenza.

La giornata si è chiusa alle 20 con la fiaccolata lungo il percorso della memoria. Le celebrazioni si concluderanno domani con la messa solenne celebrata dal Vescovo Gianfranco De Luca.

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