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TERMOLI _ Ora tocca agli anestesisti dell’ospedale di Termoli dire basta allo sfruttamento ed ai turni massacranti senza alcun riconoscimento economico, essi si aggiungono ai medici ed agli infermieri di molti altri reparti tutti nelle medesime condizioni, una situazione così esplosiva che solo un miracolo e la dedizione al lavoro degli operatori sanitari sta evitando il verificarsi di episodi di malasanità che però in questa siruazione non è difficile pensare di escludere a lungo. Come non si può intervenire sul grave disagio che sta colpendo la comunità bassomolisana a causa dei disservizi che si stanno verificando quotidianamente nella sanità. Una sanità precipitata nel caos.

Chi sono e dove sono i referenti politici del bassomolise che dovrebbero difendere il diritto del cittadino a curarsi ?Come mai termoli ha un così scarso peso politico rispetto a questi temi considerato il grande peso elettorale regionale? Termoli che è infarcita di politici della sanità? Dov’è finita la tanto proclamata filiera istituzionale? Che non si stia cercando di minare la base della sanità a termoli ,come già successo con le asl,per trasferire la maggior parte dei servizi sanitari a campobasso e/o isernia,come già successo in questi giorni per il laboratorio dell’ARPAM di termoli? Forse è fantapolitica o Forse è meglio cominciare a riflettere seriamente su questo scellerato scenario prima che sia troppo tardi ed i buoi siano fuggiti dal recinto,perchè sono troppi i tasselli che configurano questo scenario :- lo smantellamento della sanità bassomolisana e dopo la soppressione dell’ospedale di larino ora occa all’ospedale di termoli.Come interpretare d’altronde l’accorpamento dell’ospedale di larino a campobasso e non a termoli?

Ora tocca agli anestesisti protestare a causa dell’iperlavoro cui sono quotidianamente posti per carenza di personale ,costretti a compiere turni estenuanti come attività aggiuntive che poi non vengono retribuite per contro rischiano di essere accusati di boicottare il sistema ed interrompere un pubblico servizio. E’ il colmo :dopo il danno la beffa. Ad una analisi spicciola mi sembra assolutamente palese che in questo contratto di prestazioni aggiuntive la parte inadempiente non sono certamente gli anestesisti,che nemmeno sono dei talebani che attentano alla vita di persone malate, ma la protesta è sicuramente stata avviata e condotta con tutti i crismi delle procedure previste per esercitare il diritto di sciopero. Infatti per noi medici ci sono delle ferree procedure da rispettare a tutela della salute dei cittadini che prevedono l’assicurazione delle urgenze ed emergenze che nella fattispecie mi sembrano essere rispettate,altrimenti per i medici sarebbe impossibile poter scioperare e ciò non è costituzionale.

Ogni medico ,compresi gli anestesisti del San Timoteo ,vivono con profonda sofferenza umana nel sapere che dei cittadini sono toccati in un diritto così essenziale come quello della salute ma sono coscienti di arrecare solo un disservizio e non arrecare alcun danno ai malati che sono affetti da patologie che richiedono cure programmabili e differibili; disagi quindi e non rischi per la salute. Quando le cose non funzionano alla fine sono gli operatori sanitari a pagarne le colpe ed i cittadini a pagarne le conseguenze. Quindi piena solidarietà ai colleghi anestesisti e assoluta compartecipazione ai cittadini che subiscono i disagi e le conseguenze di una asrem inadempiente e di una classe politica bassomolisa che non prende una posizione netta e chiara per la soluzione di questi problemi ,classe politica locale che invece avrebbe il dovere di trovare il coraggio di difendere la sanita in basso molise e tentarne il rilancio con posizioni anche non allineate e sottomesse alle gerarchie regionali.

Sindacato F.I.M.M.G. (federazione italiana medici) set.118.-med spec.-med pen. segr.regionale dott. Giancarlo Totaro

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