
avrei voluto esprimerLe la mia solidarietà , da cittadino italiano, per le parole poco educate che il presidente del consiglio ha utilizzato nei suoi confronti in una università privata della Brianza facendo riferimento alle doti estetiche della platea in contrapposizione al suo aspetto fisico, così come tutti gli organi di stampa hanno riportato in data odierna. Avrei voluto trovare delle funamboliche definizioni per smentire con galanteria l’evidente soggettività di tali giudizi estetici sì da poter lenire il dolore per una inutile offesa , frutto recidivante di poca accuratezza e rispetto nei confronti della dignità di una donna ancorchè rappresentante del popolo italiano.
Ma , mi perdoni onorevole , credo che le mie parole di solidarietà non saranno a Lei indirizzate ,perché non degne di considerazione, ma saranno indirizzate a tutti gli amici di partito del presidente che silenziosi e ossequiosi assecondano pubblicamente e colpevolmente queste esternazioni prive di stile che nella loro apparente futilità sottolineano la mancanza di rispetto verso la persona umana , sopportando in silenzio di ingoiare ogni rospo .
E’ a loro che va la mia solidarietà, al loro dolore , al dolore che essi provano nel rinunciare alla libertà di insorgere e di reagire a questi gratuiti modi di fare . Prego anche lei onorevole di nutrire per loro e la loro grande sofferenza , la più grande delle sofferenze per un uomo libero, un sentimento di comprensione e perdono cristiano condito da tanta compassione . Nella speranza che presto trovino il coraggio di prendere delle posizioni autonome rispetto a cadute di stile come quello di oggi che un po’ imbarazzano e a volte allarmano.
Dott. GIANCARLO TOTARO