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TERMOLI – Sotto una tiepida giornata di ottobre anche gli studenti medi di Termoli sono scesi in piazza contro le misure del governo Renzi, in particolare, contro la cosiddetta riforma della “buona scuola”, che di fatto pregiudica gravemente il diritto allo studio e la permanenza di una scuola pubblica e democratica nel nostro Paese.

Grandissima adesione degli studenti – ben oltre il migliaio – e corteo ricco di slogan e di epiteti contro Renzi e Giannini, persino contro maggiorenti dell’amministrazione comunale. Numerosi ed ironici striscioni sono stati srotolati contro la svendita della scuola pubblica, oltre ad incessanti cori e fischi che hanno caratterizzato gran parte del percorso della manifestazione.

Presenti nel corteo anche numerosi esponenti del movimento Trivelle Zero, che si battono da tempo per contrastare le dannosissime trivellazioni petrolifere nel nostro territorio (ulteriore regalo dello Sblocca Italia di Renzi!). Il corteo giunge in piazza Sant’Antonio, sotto il palazzo comunale e inscena una serie di comizi in cui prendono la parola vari esponenti del movimento studentesco.

Numerosi e pesanti strali sono lanciati all’indirizzo dell’amministrazione comunale, rea di non aver solidarizzato con gli studenti e, sostanzialmente, responsabile di essere espressione politica dello stesso Partito Democratico che oggi governa il Paese e ne sta distruggendo speditamente i fondamenti costituzionali, democratici e sociali. Qualche pavido consigliere di maggioranza presente nel palazzo si affaccia, ma se ne guarda bene dal scendere a dialogare con gli studenti e se la fila alla chetichella…

Tra gli interventi esterni, oltre a quelli accorati e animosi degli studenti, da segnalare quello della professoressa Marcella Stumpo -ex docente e referente della fondazione Milani – in cui rivendica con orgoglio l’aver sempre insegnato ai propri studenti il diritto alla ribellione contro le ingiustizie e contro i soprusi di chi ci governa.
E’ intervenuto, infine, anche Francesco De Lellis, a nome del movimento di Trivelle Zero, per rilanciare la lotta per la salvaguardia del territorio molisano e segnalandone la stretta connessione con la lotta degli studenti, che saranno costretti ad emigrare  se non troveranno condizioni idonee di permanenza.  Pertanto, è necessario riprendersi il presente, poiché in nome di un roseo futuro bugiardo, ci stanno concretamente spogliando di ogni diritto e di ogni conquista sociale.
Occorre ricordare, come cantava Baglioni, che la vita è adesso...
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