La restante parte copre i costi vivi di cancelleria, stampati, bollette telefoniche, computer, riviste, attività istituzionale e altro. In pratica per come si può evincere dalla lettura del rendiconto 2008 di un gruppo costituito da tre consiglieri dei 196 mila euro annui 148 sono destinati alla voce per il personale, 7 mila sono imposte e solo 40 mila garantiscono le spese telefoniche, stampati, cancelleria, assistenza informatica e attività istituzionale. Chiedo di capire qual è il punto politico che viene sollevato ?
Si intende modificare la legge 20/91 e ridurre i fondi per i 15 gruppi consiliari regionali ? Sono pronto a fare la mia parte e confrontarmi su una proposta di legge che va in questo senso e che muta per tutti e 30 i consiglieri e per tutti e 15 i gruppi politici le normative in essere. Ricordo però che la proposta di legge presentata insieme ai colleghi Leva, Romano e D’Alete per il contenimento dei costi istituzionali e per la riduzione delle indennità di mandato giace da due anni e mezzo in prima commissione e non viene mai messa all’ordine del giorno. Per quel che mi riguarda l’ho firmata e sono pronto a discuterla e approvarla con una corsia preferenziale in Consiglio. Se altri vogliono passare dalle parole ai fatti battano un colpo !
Michele Petraroia