Alberto Montano
TERMOLI – La razionalizzazione del sistema sanitario regionale è un dovere verso il popolo molisano che Iorio ieri ha avviato e Frattura oggi è tenuto a completare. Mi sono sempre rifiutato ieri e mi rifiuto oggi di giocare sulla pelle dei Molisani al teatrino della politica di parte.

Chiunque capisca anche solo poco di programmazione sanitaria sa che ci sono strutture ospedaliere in eccesso che vanno riconvertite e trasformate in presidi di territorio e residenze sanitarie; che le risorse in termini di personale, strumentazioni e investimenti vanno concentrati nei tre poli ospedalieri di Campobasso, Isernia e Termoli; che la Cattolica, dato che è ormai una realtà consolidata, va integrata al sistema sanitario pubblico; che le risorse economiche liberate dai risparmi ottenuti devono servire a potenziare la sanità territoriale per portare la risposta di salute il più possibile vicino a dove il Cittadino vive.

Si correggano alcuni errori grossolani di questo piano ora presentato, come la soppressione dell’emodinamica presso il S. Timoteo che sguarnisce una vasta area geografica e impedisce ad oltre un terzo della popolazione molisana di avere garanzie di assistenza adeguata e tempestiva nelle forme di cardiopatia ischemica acuta, e si vada avanti con serietà e senso di responsabilità nei confronti del Molise. Sono le cose che ho sempre detto con Iorio e oggi ripeto con Frattura. Vedremo.

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