Direzione brava anche ad innescare focolai di campanilismo, pur di fare volumi, brava nell’incrinare i rapporti tra lavoratori e dirigenza, dimenticando i valori essenziali per creare armonia nei posti di lavoro. La FIM, ricorda che i volumi stratosferici prodotti in questi ultimi mesi, sono da attribuirsi in primo luogo ai lavoratori di Termoli, con l’aiuto dei colleghi di F.M.A. di Avellino (tra l’altro ben remunerati ), e della SEVEL. Ricordiamo inoltre a qualcuno , che non serve fare il centurione o gonfiarsi ogni volta che lo decide, per ottenere risultati. I lavoratori di Termoli, sono persone responsabili e dedite al lavoro, non hanno bisogno di chi guarda poco alla forma e pensa di marcare il territorio a suo piacimento.
La FIM ritiene che il sindacato, svolgendo il proprio ruolo come ponte sociale a tutela dei lavoratori, deve rivendicare le responsabilità di tutti coloro che sono deputati a cercare soluzioni per poter al più presto uscire da questa crisi, e ridare così tranquillità ai lavoratori ed al territorio molisano. Adesso dalle parole bisogna passare ai fatti. La prossima settimana, ci sarà un incontro presso l’Assessorato delle Attività Produttive di Campobasso. Parteciperanno le Confederazioni Sindacali e le Istituzioni Politiche, per trattare le problematiche inerenti al lavoro precario della nostra regione. La speranza è di trovare delle soluzioni che diano sostegno al Welfare, con ammortizzatori sociali, ricorrendo ai fondi europei, come altre Regioni hanno già provveduto di fare.
La Segreteria FIM – CISL Molise