TERMOLI – “Ci è stato segnalato da cittadini indignati l’abbattimento di alcuni altissimi pini, nonché di alcuni lecci, nel parco comunale, avvenuto il 18 e 19 settembre su incarico di GTM srl di Giuseppe Larivera.

Questa inqualificabile azione, che lede i diritti di tutta la comunità termolese a veder tutelato (e aumentato) il patrimonio boschivo pubblico, sarebbe stata compiuta per consentire la realizzazione, nell’area dove insisteva un campetto di  calcetto in disuso, di una enorme tensostruttura destinata ad ospitare un’area giochi coperta per bimbi, prevista nella famigerata finanza di progetto che ha messo a disposizione di Larivera, per 20 anni, non solo il trasporto pubblico locale ed il terminal bus, ma anche l’unico parco comunale di Termoli ed aree per parcheggi.

Abbiamo più volte denunciato nelle sedi competenti l’assurdità e l’illegittimità di un progetto che mette insieme attività che non hanno nulla in comune, la gestione dei mezzi di trasporto cittadino e la cura del parco comunale. Che si consenta ad un privato di distruggere alberi (tra l’altro appena censiti e numerati), per definizione bene comune, al fine di edificare qualcosa sulla cui utilità tra l’altro c’è molto da discutere, appare un affronto insostenibile. Per non parlare del fatto che nella relazione paesaggistica allegata al progetto non c’è alcun riferimento all’eliminazione del verde, anzi si dice espressamente che l’area resterà assolutamente uguale a  prima, e si allegano molte foto e rendering in cui l’apparato arboreo appare intatto.

Sulla necessità poi, e sulla valenza educativa di una struttura del genere, priva di finestre, con ricambio meccanico dell’aria, illuminata artificialmente e destinata ad ospitare unicamente un gigantesco gonfiabile, ci sembra ci sia molto da discutere…

Non è la prima volta che chiediamo conto dell’abbattimento di alberi in città, o di potature che appaiono eccessive, eventi ogni volta segnalati da cittadini, e ogni volta giustificati con malattie e pericolo di cadute. Questa volta però intendiamo davvero alzare la voce contro questo vero e proprio delitto ambientale perpetrato in nome di uno scopo discutibile,  in ogni caso perseguito senza alcun rispetto per ciò che è e resta di proprietà di tutti noi, e non può essere messo a disposizione di un privato, finanza di progetto o no.

E facciamo una domanda molto semplice, per la quale pretendiamo risposte: chi ha autorizzato quei tagli, e perché? Ne chiederemo conto in Commissione Ambiente.

Il concetto stesso di affidamento ad un privato, ed in toto, dell’unica area verde rimasta a Termoli stride in modo eclatante con la definizione di parco pubblico; che in quanto tale è proprietà di tutti noi e non può essere manomesso da iniziative private.

Non si può continuare a coprire la progressiva privatizzazione della città, che di pubblico ormai non ha più nulla, con la solita, vecchia storia della mancanza di fondi e di personale. Si tratta di precise scelte politiche che sarà nostra cura ricordare con completezza ai cittadini, ora che si avvicinano le prossime elezioni amministrative: perché la memoria è essenziale, ed è fondamentale sapere cosa è stato fatto alla nostra città negli ultimi dieci anni: per poter finalmente scrivere la parola fine su un copione stantio e pericoloso”.

Termoli Bene Comune-Rete della Sinistra

Articolo precedenteL’ultimo Trabucco
Articolo successivoAumento rifiuti a Termoli: 170 tonnellate in più nel solo mese di agosto