Carmela Mascilongo
Termoli meta ideale per le crociere del Mediterraneo e punto di approdo strategico per la vicinanza con le Isole Tremiti per vacanzieri e crocieristi. La proposta di trasformare il molo di nord-est in zona di attracco per le grosse navi turistiche arriva da diversi operatori del porto di Termoli. A lanciare il progetto, all’attenzione dell’Amministrazione comunale, della Provincia di Campobasso e della Regione Molise è la titolare dell’attività “Fachirò caffè” e nota imprenditrice termolese, Carmela Barile Mascilongo la quale, dopo aver raccolto il consenso di diversi operatori dello scalo, ha intenzione di lanciare l’iniziativa in grande stile.

“Questo porto può rinascere completamente _ ha dichiarato l’imprenditrice _. L’importante è il trasferimento dei Cantieri navali in altra zona ed è una operazione possibile. La riqualificazione della grossa banchina di nord-est potrebbe essere realizzata anche con fondi privati, di società che si occupano dell’organizzazione di crociere o ditte legate al settore navale. Questa operazione permetterebbe di rivitalizzare non solo l’economia dello scalo, permetterebbe la nascita di una serie di attività legate al turismo nell’area portuale e porterebbe linfa vitale all’economia dell’intera costa molisana”.

L’iniziativa fino a questo momento ha incassato diversi consensi e potrebbe essere concretizzata attraverso una procedura di project-financing con fondi pubblici e privati. Per l’imprenditrice il porto di Termoli deve aprirsi al traffico turistico attraverso il circuito delle crociere ma anche ai mezzi più grossi commerciali dell’est Europa vista la rotta già aperta verso la Croazia.

“Sarebbe importante unire gli sforzi degli enti pubblici molisani ed insieme ai privati si potrebbe fare qualcosa di importante per la città ma soprattutto per il Molise _ ha proseguito la Carmela Barile Mascilongo _. Naturalmente tutte le attività beneficerebbero dell’arrivo di 2 mila persone a settimana. Credo che se ci fosse la volontà dei nostri amministratori, si potrebbe realizzare. In questo senso ci vorrebbe un loro impegno serio e concreto”.

Secondo gli operatori portuali la banchina di nord-est è in grado di ospitare l’attracco di navi di grosso cabotaggio perchè non sarebbe necessario l’ingresso all’interno dello scalo dell’imbarcazione. I Cantieri navali di cui da anni si parla di trasferimento, visto anche le difficoltà economiche in cui versano da diverso tempo, potrebbero occupare altre aree magari nella zona prevista per la costruzione dell’interporto. “I 45 dipendenti dei Cantieri potrebbero essere reimpiegati in attività turistiche qualora la banchina fosse riconvertita _ ha dichiarato l’imprenditrice termolese _ piuttosto che continuare in questo modo con la cassa integrazione di mese in mese”.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

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