TERMOLI _
Un viaggio nella storia e per la storia. Un percorso storiografico ricco di attualità contemporanea tracciato da tre docenti, tre cultori di storia, che lasciano un segno indelebile nel panorama culturale della nostra città… e non solo!
Costantino Felice, Angelo Pasqualini e Sergio Sorella, autori del libro “Termoli, storia di una città” edito da Donzelli, lanciano un messaggio alla nostra città e per la nostra città, quasi a voler dire che la storia comincia da qui, dalla conoscenza del nostro passato!
Nasce così un libro importante, un gioiello nella storiografia locale che indaga nelle pieghe della memoria storica e dei secoli che si sono succeduti alla ricerca dell’identità e della verità che ha portato un piccolo borgo marinaro a divenire un centro importante nella storia del mezzogiorno d’Italia.
A dire il vero la scrupolosa analisi dei professori Costantino Felice, Angelo Pasqualini e Sergio Sorella parte proprio dalla città di Termoli, e dunque dal particolare, per affrontare con dovizia il quadro più generale della storia della penisola italiana. Un’operazione che, se non ha conosciuto grosse difficoltà di approccio alla materia, ha faticato e non poco per venire alla luce, vittima, come spesso accade, di una politica aliena da tutto ciò che rappresenta cultura e crescita sociale! Tutto ciò è stato posto sotto i riflettori ieri sera, durante la presentazione ufficiale del libro, presso la Sala Consiliare del Comune adriatico. Ospiti d’eccezione il professor Giovanni Brancaccio, Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti e Giorgio Palmieri, Coordinatore delle Biblioteche dell’Università del Molise. Un ampio lavoro di ricerca storica che dal 1998 ha impegnato i tre autori nell’analisi di un lungo periodo che va dall’alto Medioevo alla seconda guerra mondiale per sfociare poi negli anni del “boom economico” della crescita industriale, un quarantennio che ha caratterizzato e profondamente trasformato il volto della nostra città.
La storia di un piccolo borgo, difeso da mura antiche e dalla torre federiciana, che ha sopportato l’urto e la ferocia dei predoni d’oriente e della furia di terremoti e maremoti. La storia di una società ricca di menti geniali, di eroi valorosi e di personalità civili ed ecclesiastiche che hanno lasciato una traccia importante nel capitolo culturale della città. Ed è proprio attraverso le gesta e le opere di uomini di indubbio peso culturale e politico, che Termoli è cresciuta ed ha trovato il suo riscatto anche attraverso l’arte ed un patrimonio di indubbio valore storico. I tre autori, pur non essendo termolesi veraci, ma d’adozione, hanno così lanciato un messaggio, sia per questa bella città, sia perché un buon libro deve contenere messaggi, essendo un veicolo supremo che spinge all’analisi, al confronto e alla discussione! Questo è il valore aggiunto che fa di questo testo non solo un documento importante sotto il profilo storico ma una “perla” per la termolesità, un documento che senza dubbio resterà sempre attuale.
Un volume originale dunque, raccontato con uno sguardo particolarmente intenso alla nascita e alla storia di Termoli ma con una mano tesa verso il futuro di questa città. Gli eventi della storia e l’opera delle generazioni che si sono succedute hanno acceso la fiaccola della crescita sociale, del progresso e del rilancio economico che non può non segnare il percorso delle nuove generazioni, spingendole a conoscere il proprio passato per costruire un futuro migliore. Non meno importanti i simboli e gesti che appartengono alla nostra cultura, segni che riflettono la luce del mezzogiorno d’Italia ma anche quella della più ampia cultura adriatica che guarda ad est; caratteri e significati anche diversi che andranno a rimarcare che ci può e ci deve essere una Termoli positiva, capace di percorrere un cammino alternativo partendo anche, e perché no, dalla tradizione antica.