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– evitare processi già punitivi per il nostro Molise come quelli che hanno portato a concentrazioni in soli pochi centri, con conseguenze, per questi, di soffocamento e, di spopolamento, per gli altri 133 paesi molisani, che rappresentano la natura e l’anima del Molise, a meno che non si vuole che diventi altra cosa;
– rilanciare Larino e il suo territorio, con i suoi tesori di arte e di storia e le sue eccellenze agroalimentari, ridando fiato al suo antico circondario colpito duramente dal terremoto del 2002;
– contribuire con tutto il Basso Molise, Termoli in particolare, a far vivere, al Molise intero, uno sviluppo compatibile e sostenibile, il solo in grado di fare esprimere le preziosità delle sue risorse e dei suoi valori. Una prospettiva che serve a rendere centrale l’ospedale e la sua possibile destinazione di Clinica Universitaria, a facilitare le presenze e l’affluenza degli operatori medici e paramedici e di quanti hanno bisogno di una risposta di eccellenza ai propri bisogni di salute. L’invito a Iorio a riaprire un discorso che è stato subito bloccato e a quanti sono interessati alla realizzazione del progetto che onora il nostro Molise.
È solo questione di prendere una decisione che risolve molte questioni e fa risparmiare risorse ingenti, quelle che servono per aprire scenari nuovi alla sanità molisana, oggi soffocata da debiti. Larino viva, invita il consiglio regionale convocato per la seduta monotematica di giovedì, a sostenere questa proposta ed a far decidere il consiglio regionale a segnare di contenuti forti e stabili la programmazione della sanità che vuol dire programmazione del Molise. Se non lo fanno ha ragione chi ha pensato che questa convocazione è solo strumentale e serve per avviare la campagna elettorale per le scadenze prossime.