TERMOLI _ Dopo l’approvazione dell’OdG presentato dal Presidente Introna e votato all’unanimità durante il Consiglio Regionale del 4 settembre scorso, presso Villa Carducci Romanazzi a Bari, si è svolto l’incontro voluto dal Governatore Vendola e dal Presidente Introna tra il Comitato “No Petrolio, Sì Energie Rinnovabili”, la Rete “No Triv del Gargano”, alcuni Sindaci del foggiano e il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini sui permessi per le prospezioni e le installazioni di piattaforme petrolifere nell’Adriatico e nello Ionio. In 24 ore il Comitato “No Petrolio, Sì Energie Rinnovabili” ha mobilitato gli altri comitati pugliesi e si è reso portavoce presso il Ministro dei quesiti posti da alcune associazioni che non erano potute intervenire (Movimento No al Carbone di Brindisi, Comitato per la Tutela di Porto Miggiano, Comitato per la Tutela del mare del Gargano, Contramianto, Mille per Taranto).
Nelle mani del Ministro, il Comitato ha inoltre consegnato un documento redatto dal Coordinamento nazionale No Triv di cui fa parte, uno studio sull’Ambiente preparato dagli studenti della Rete della Conoscenza Puglia e un proprio testo diffuso all’indomani dell’incontro avvenuto durante la manifestazione di Mediterre a Bari con il Ministro stesso. Infine il Comitato ha rivolto al Ministro il messaggio pubblico riportato qui sotto.
“L’Ordine del Giorno votato all’unanimità dal Consiglio Regionale Pugliese lo scorso 4 settembre è il segno più evidente di una compattezza politica che ormai rappresenta, sulla questione delle prospezioni per la ricerca di idrocarburi ed eventuali successive trivellazioni, la volontà ferma dei pugliesi. La Puglia in ogni sua componente sociale, produttiva e culturale si riconosce indissolubilmente nella scelta della sostenibilità e della qualità ambientale come presupposto del proprio modello di sviluppo. La produzione energetica regionale, già più che sufficiente in termini quantitativi, deve spostare piuttosto quote sempre maggiori dalle fonti energetiche tradizionali a quelle rinnovabili. Ministro Clini, se Lei oggi può dialogare pacatamente con i pugliesi lo deve alla volontà ferma e solidale dei nostri rappresentanti politici, di ogni schieramento, unanime nell’affermare il proprio no a ogni forma di sfruttamento del nostro suolo e del nostro mare anacronistica e vetero-industriale.
Non si lasci ingannare dal silenzio forse opportunistico delle segreterie nazionali dei partiti politici. La Puglia su questo tema sensibile e strategico per le nostre prospettive di sviluppo e di futuro, subito dopo e insieme alla questione lavoro, è una vera polveriera . A breve lo sarà l’intero Meridione d’Italia e noi ci auguriamo presto l’Italia intera. Sulla base di queste considerazioni, semplici e forti insieme, dettate da tanta delusione e senso di tradimento, non avendo ravvisato in Lei altra forma di sensibilità più consona al ruolo ministeriale che ricopre, Le chiediamo, col cuore in mano di ponderare bene le sue prossime scelte.” Comitato “No Petrolio, Si Energie Rinnovabili”