TERMOLI _ Tanti cittadini, amministratori, associazioni e operatori economici, hanno sfilato ieri per le vie di Manfredonia unendo artisti, studenti e ambientalisti provenienti da Puglia, Abruzzo, Molise, Marche, Emilia e Veneto. I gonfaloni della Provincia di Campobasso e della Regione Molise aprivano il corteo insieme agli altri per dare forza a chi vuole difendere il Mar Adriatico, da ricerche di idrocarburi e da trivellazioni che arricchiscono le società petrolifere e minacciano le nostre coste.

Lungo il Corso che porta il nome dell figlio di Federico II, le istituzioni ed i cittadini, sfilavano per lo stesso obiettivo, chiedendo ad un Governo Nazionale Tecnico di ascoltare la voce di chi abita e lavora, a Vasto, a Termoli, a Vieste, nelle Isole Tremiti e lungo il litorale adriatico. Nella società post-democratica dominata dalla troika finanziaria globale conta ancora il parere del popolo ? A Manfredonia c’era destra e sinistra, rottamatori e rottamati, ma il dubbio che sorge è se i pronunciamenti dei Consigli Regionali del Veneto, della Puglia e del Molise, che mirano a tutelare il Mare contro le Multinazionali del Petrolio, saranno presi in considerazione a Roma da Ministri Tecnici come Passera e Clini ?

In che modo i cittadini che ieri hanno manifestato, i balneatori e ristoratori allarmati, i Sindaci che dissentono, le associazioni che non concordano ed i movimenti politici che antepongono il bene comune all’interesse privato delle società petrolifere, potranno far valere le proprie opinioni ? Chi decide e su quale mandato democratico, se è giusto o meno trivellare a poche miglia dalla costa di Termoli e vicino le Isole Tremiti mettendo a repentaglio un ecosistema e intere comunità in caso di incidenti come quelli accaduti nel Golfo del Messico ?

Il commissariamento della politica si è reso necessario per l’incapacità dei partiti di sapersi riformare, per il loro degrado morale e il vuoto valoriale, ideale, e di senso, di una classe dirigente miope, sorda e grigia. Ma la conseguenza potrà essere la resa ai poteri forti delle banche, della finanza, del petrolio e delle classi dominanti che considerando la democrazia come un reperto archeologico, decideranno ciò che è bene e ciò che è male per il popolo ? Insieme ai pochi o ai tanti che ieri abbiamo sfilato in corteo a Manfredonia, voglio illudermi che i diritti delle persone, un patrimonio pubblico qual è il Mare, i pronunciamenti formali di Comuni, Province e Regioni, contino ancora qualcosa in Italia e che il Governo Nazionale non anteponga gli interessi dei petrolieri al BENE COMUNE !

Michele Petraroia

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