“Gli ricordiamo che il primo ente ad opporsi alle perforazioni è stato il Comune di Termoli non la Provincia di Campobasso”
“Leggendo la nota divulgata ieri dall’ex presidente della Provincia D’Ascanio, nella quale si legge che il risultato ottenuto in questi giorni è frutto della ferma opposizione della Provincia di Campobasso ed anche della “rivolta” delle popolazioni e delle Istituzioni locali, corre l’obbligo di ricordare a D’Ascanio che il primo Ente Locale oppositore, che ha puntato il dito contro tale scempio, prendendo ferma posizione, prima attraverso la manifestazione organizzata il 7 maggio presso il piazzale del porto cittadino e poi impugnando il Decreto Ministeriale contro le trivellazioni, è stato il Comune di Termoli.
Inoltre, preme sottolineare che la sentenza sospensiva non è il risultato del ricorso della Provincia di Campobasso, bensì della ferma opposizione delle parti interessate, nonché delle associazioni ambientaliste pugliesi che, attraverso il ricorso presentato al Tar Lazio II, al fine di ottenere l’annullamento, previa sospensione, del Decreto del 29 marzo, sono riuscite, per il momento, a fermare il rischio di tale insediamento. A tal motivo, consigliamo all’ex presidente di non attribuirsi meriti altrui, altresì, nonostante questa vittoria sia un importante primo passo per fermare questo assurdo progetto, vogliamo ribadire la totale contrarietà del Comune di Termoli alle trivellazioni e che l’attuale esecutivo terrà “alta la guardia”, al fine di preservare e garantire la sicurezza del nostro territorio e del mare Adriatico”.