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NostriMariTERMOLI – Sagra dell’ipocrisia ieri a Termoli in occasione del convegno dal titolo “Sostenibilità e sviluppo nei nostri mari-riduzione degli impatti e dei rifiuti” tenutosi presso la Galleria Civica di Termoli. Iniziativa lodevole e interessante se non fosse per la presenza di alcuni ospiti, a nostro avviso, decisamente pocoopportuni, che ha sollevato lo sdegno e le proteste degli attivisti nonostante la pioggia battente. Dopo i saluti di rito delle istituzioni locali e l’intervento dell’”Assessore alle chimiche” Vittorino Facciolla (che ha abbandonato la sala immediatamente dopo il termine del suo intervento) sono seguite 4 valide e interessanti trattazioni scientifiche circa la condizione dell’inquinamento da rifiuti dei nostri mari (marine litter), le cause di mortalità della fauna ittica e la presentazione di un nuovo materiale riciclabile, utilizzabile in sostituzione delle attuali cassette di polistirolo destinate alla pesca.

 
L’ultimo intervento, a chiusura dei lavori, porta la firma dell’On. Laura Venittelli che, illustrando la propria risoluzione parlamentare “a tutela degli ecosistemi marini”, ha fatto un gran bel parlare della sua azione politica volta alla sostenibilità dei nostri mari.

L’On. Venittelli, se a Termoli parla di azioni di governo volte alla sostenibilità dei mari e tiene convegni sulla tutela dell’Adriatico, a Roma approva, votando “SI” al decreto Sblocca Italia, quello che Legambiente ha definito il più grande decreto antiambientalista della storia della Repubblica, che ci riporta indietro a politiche energetiche di 150 anni fa, stendendo il tappeto rosso alle multinazionali del petrolio e rilanciando una nuova campagna di prospezioni e trivellazioni per estrazioni di idrocarburi e petrolio in mare e su terra ferma, soprattutto in Adriatico, con devastanti e acclarati danni per l’ecosistema marino… altro che tutela e sostenibilità dei mari.

I risultati dell’approvazione del decreto, tanto voluto da Renzi e dal PD, non tardano ad arrivare inesorabili anche per la nostra comunità, anche per il Molise, anche per Termoli:
il 60% del territorio Molisano risulta interessato da richieste di prospezione da parte delle multinazionali del petrolio per indagini ed eventuali future estrazioni. Inoltre, il Ministero dell’Ambiente, di recente e in pochissimi giorni, tra il 3 e il 12 Giugno, ha emanato ben 11 decreti per altrettanti progetti di prospezione di idrocarburi in mare con la tecnica dell’AIRGUN.
 
MareSpectrumTra questi spicca il progetto della Spectrum geo che riguarda tutto l’Adriatico da Rimini fino al Salento (vedi immagine). Milioni di ettari di mare (14.128 Kmq nel tratto tra Rimini e Termoli e 16.169 Kmq tra il Gargano e il Salento) consegnati ad un’azienda in un’unica soluzione per svolgere ricerche tramite AIRGUN una tecnica unanimemente considerata dalla comunità scientifica internazionale dannosa per i pesci e per i cetacei.

L’Airgun è una tecnica geofisica di ispezione dei fondali marini, al fine di dedurre cosa contiene il sottosuolo. Appositi compressori emettono fortissimi spari di aria compressa (oltre 140atm di pressione) ripetuti a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, che emanano onde riflesse dalle quali è possibile ricavare dati sulla composizione del sottosuolo.

“Questi spari sono dannosi al pescato, perché possono causare lesioni ai pesci e soprattutto la perdita dell’udito. Questo è molto grave perché molte specie ittiche dipendono dal senso dell’udito per orientarsi, per accoppiarsi e per trovare cibo. Già in provincia di Foggia ci sono stati degli spiaggiamenti che potrebbero essere dovuti a queste tecniche pericolose”. (prof. M.R. D’Orsogna)

Nonostante i costanti e ripetuti tentativi da parte degli esponenti M5S alla Camera e al Senato di vietare l’utilizzo di questa tecnica nei nostri mari, con un blitz, il Governo Renzi è riuscito a cancellare l’AIRGUN tra la lista degli ecoreati recentemente approvata, decretandone la legittimità e glissando sugli enormi danni ambientali/marini ad essa associata.
 
M5S Mare Termoli
Grazie PD
Anche in questo caso la nostra costa incassa i durissimi colpi delle scelte scellerate del Governo:

12 Settembre 2014, 7 capodogli si spiaggiano sulla costa vastese, il secondo più grande spiaggiamento della storia del Mediterraneo, 4 vengono messi in salvo ma 3, tutte femmine (di cui una incinta) muoiono. A detta di numerosi esperti e a valle delle analisi del sangue dei cetacei lo spiaggiamento è causato dalla tecnica dell’AIRGUN. A questi si aggiungano i numerosissimi ritrovamenti di altrettante carcasse di delfini e tartarughe marine lungo la costa termolese nonché la presenza sulla spiaggia di bidoni di solventi chimici guarda caso di proprietà della Baker Hughes, multinazionale che opera nel settore prospezioni geologiche, guarda caso contenente solvente per petrolio.
 
Anche quì l’On. Venittelli con un assolo di rara ipocrisia politica, deposita un’interrogazione parlamentare al fine di “fare piena luce sul rischio di inquinamento del mare Adriatico, dopo il rinvenimento del fusto metallico adibito a stoccare asfaltene e ritrovato in via accidentale da privati cittadini sulla spiaggia Nord di Termoli”. La “piena luce sul rischio d’inquinamento”, se non fosse ancora chiaro, la fa l’art.38 del decreto Sblocca Italia da lei approvato.

In chiave turistica, non è certo una bella immagine quella del nostro mare, anzi, un vero e proprio disastro ambientale. La foto da cartolina del mare termolese non si limita a questa: si aggiungano i gabbiani macchiati di petrolio derivante dal “presunto” sversamento della vicinissima piattaforma Ombrina mare, di proprietà mista EDISON/ENI che, tra mille ritrattazioni, coperture, procedure d’emergenza e uno spiegamento di forze e mezzi in mare non indifferente, nel Gennaio 2013 pare abbia riversato in mare una macchia di petrolio di 20 X 60 metri (1000 litri).
E non sarebbe neanche la prima volta che accade: nel 2005 fu avvistato un analogo sversamento mai smentito dalla società. Come se non bastasse la EDISON, forte del decreto Sblocca Italia, ha già avviato le procedure di richiesta di ampliamento per Rospo Mare per altri 3 pozzi verticali e uno orizzontale e l’istallazione di una nuova piattaforma da aggiungersi alle tre già presenti, vicinissime alla nostra costa.
 
Grazie Laura.
Questo è il quadro attuale e questo è quello che il governo Renzi, con voto favorevole dell’On. Venittelli, ha fatto e sta facendo per “la sostenibilità dei nostri mari” ovvero avviare la grave deriva petrolifera dell’intero Adriatico uno tra i mari più fragili e vulnerabili dal punto di vista ambientale. Tutto questo con la complicità e supporto della nostra rappresentante in Parlamento che se davvero avesse voluto tutelare il nostro mare, garantirne un corretto sfruttamento delle risorse faunistiche e ittiche per la pesca e tutelarlo in termini di turismo si sarebbe scagliata con forza contro l’articolo 38 del decreto Sblocca Italia invece di tacere a riguardo per poi, addirittura, approvarlo votando a favore. Grazie ancora Laura!

L’ultimo ringraziamento va all’Assessore Facciolla, rappresentante di un governo Regionale che tanto poteva fare in termini di tutela dell’Adriatico e di tutto il territorio molisano, impugnando il decreto Sblocca Italia come fatto dalla Regione Marche e come dichiarato dal neo eletto governatore Emiliano (in quota PD) per la vicina Puglia, ma nulla di tutto ciò si è verificato; mentre altri governatori raccolgono le lamentele dei cittadini i nostri restano a guardare nonostante i 60.000 cittadini scesi in piazza a Lanciano a dire no alle trivellazioni tra Abruzzo e Molise.

Lo ringraziamo per altro ancora visto che, in quanto Assessore all’ambiente, ha pensato bene di tutelarlo tentando di ospitare in Basso Molise la più grande nursery di manze d’Europa (12.00 Manze by Granarolo), inoltre, in qualità di Assessore all’ambiente, ha sostenuto fermamente l’ampliamento delle industrie chimiche termolesi ma, sempre in veste di Assessore all’ambiente, definisce i cittadini componenti le associazioni ambientaliste che da decenni operano sul territorio, per la salute pubblica e per la tutela dell’ambiente, “ambientalisti della domenica”…e pensare che qualche convinto idealista per un attimo si era illuso che un Assessore all’ambiente potesse addirittura rappresentare le associazioni ambientaliste anziché deriderle.
Va da sé l’opportunità della sua presenza al tavolo di ieri sera. 

Valerio Fontana
Movimento 5 Stelle Termoli

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