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CAMPOMARINO _ Viene violentata ripetutamente da un tassista in un androne di un palazzo prima di arrivare a scuola. E lo stesso “menage” si ripete spesso e volentieri sempre durante il tragitto che conduce la giovane in classe. Protagonista della scabrosa vicenda, una diversamente abile residente a Campomarino ed il tassista che la scortava in auto ogni mattina. Il caso è tornato oggi davanti la Corte di Appello del Tribunale di Salerno a seguito dell’annullamento della Corte di Cassazione della condanna a 2 anni ed 8 mesi a carico dell’uomo. Non è escluso, a questo punto, nemmeno il colpo di scena per l’anziano. La torbida vicenda che ha gettato sconcerto tra la popolazione del paese qualche anno addietro, torna, dunque, di nuovo alla ribalta dopo la sentenza della Corte d’appello di Campobasso. I magistrati campani sono ora chiamati a ripercorrere l’interva vicenda e stabilire la colpevolezza o meno del tassista, difeso dal penalista Antonio De Michele.

La ragazzina sarebbe stata costretta a subìre le “attenzioni” non desiderate dell’autista ed arrivava a scuola già completamente sconvolta per cui le era spesso difficile seguire la didattica nonostante l’insegnante di sostegno. I giudici di secondo grado del Tribunale di Campobasso avevano anche sottoposto a perizia psichiatrica la disabile.

Secondo il perito, lo specialista Carissimi che effettò una serie di minuziosi accertamenti sulla giovane durante il processo di secondo grado, sulla personalità della paziente, sul quoziente intellettivo, sugli effettivi handicap di cui soffre e sulle sue possibili capacità rispetto all’ambito sessuale, la giovane avrebbe avuto una certa capacità di autodeterminarsi.

Naturalmente spetterà ora al Tribunale di Salerno valutare ancora una volta l’intera vicenda, ripercorrere i punti salienti della scabrosa storia e stabilire il “verdetto”.

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