TERMOLI _ Sindacati bieticoli preoccupati per il possibile “taglio” di personale allo Zuccherificio di Termoli. Lo hanno dichiarato ieri diversi esponenti delle organizzazioni di categoria riunite nell’impianto saccarifero di Termoli insieme al Presidente della Regione Molise Michele Iorio, agli amministratori e consiglieri regionali di maggioranza ed opposizione nell’ambito della cerimonia “la Befana dello Zuccherificio”, tradizionale appuntamento del periodo. L’appuntamento dedicato alla consegna di doni ai figli dei dipendenti quest’anno ha avuto un “sapore” diverso.

E’ stata l’occasione per fare il punto della situazione sullo stabilimento all’indomani della sentenza del Tar Molise che ha annullato gli atti posti in essere dalla Regione inerente la nuova società che gestisce l’impianto. Presente all’appuntamento anche il socio privato Remo Perna e l’Amministratore delegato Claudio Di Florio.

Giovanni Scipioni della Fai-Cisl, nel suo intervento di saluto, ha letto la lettera di un lavoratore che si pone delle domande sul futuro dello stabilimento ed esprime paura circa il possibile mantenimento o meno del posto di lavoro e timore per il rispetto degli impegni presi nel 2008 dal Governatore Iorio. “Tutti siamo consapevoli che l’azienda per ripartire ha bisogno di fare reddito _ ha dichiarato Scipioni _ però non vorremmo che fossero i lavoratori a dover pagare.

Speriamo che non si voglia risparmiare solo sul personale. E’ importante, a nostro avviso, investire in nuove tecnologie in grado di aumentare la produttività senza dimenticare il sostegno al lavoro ed alla maestranze. Per quanto riguarda la produzione, si è già provveduto alle prime semine lo scorso autunno mentre ora è in corso la valutazione dei danni creati dalla neve caduta a metà dicembre.

“A Gennaio si provvederà a riseminare i terreni gelati dal maltempo _ ha spiegato ancora Scipioni _ e poi si aprirà la campagna la primaverile con le ultime semine previste per febbraio-marzo durante la quale si spera di aumentare ulteriormente le zone coltivate a barbabietole. L’intenzione è quella di incrementare gli ettari ed arrivare possibilmente a coinvolgere anche la Regione Marche. Si sta valutando anche questa possibilità”.

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