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TERMOLI_ La quinta edizione del Festival Adriatico delle Musiche continua a stupire Termoli. Dopo i Bad Plus Trio, Mina gossi e il Fly Trio, ieri sera a salire sul palco è stato lo storico chitarrista Albert Cummings, accompagnato dal basso elettrico di Karl Allweier e dalla batteria di Conor Meehan.

Albert Cummings è un chitarrista  rock blues di talento, appassionato e feroce, capace di fondere insieme sonorità vive e passionali. Nato a Williamstown, in Massachusetts, dapprima si è imposto sulla scena locale e poi in quella nazionale come miglior chitarrista e cantante blues. 

La serata è iniziata con il ringraziamento di Antonio Ardese al pubblico presente che numeroso ha sostenuto e accompagnato la manifestazione in queste giornate: “Il pubblico è un elemento indispensabile, la vostra presenza permette ai musicisti di prendere e restituire l’energia che serve per salire sul palco. Questa sera_ ha continuato Ardese_ avremo l’onore di ospitale un grandissimo talento internazionale. E’ un artista storico che ha iniziato a giocare la cinque-stringa banjo a dodici anni. Senza scuola, ma solo grazie al suo orecchio e ad una grande passione per la musica, ha avuto una carriera strepitosa. Per me è un onore presentarlo”.

Cummings è salito sul palco con un energia straordinaria. Il suo modo di toccare le corde ha alternato dei momenti di ballata delicata con dei momenti di furia esplosiva, in cui il chitarrista perdeva totalemente il controllo, facendosi coinvolgere dalla sua musica e trasmettendo tutta la sua vitalità. Il suo blues lascia senza fiato e la sua voce è uno spettacolo da ascoltare. Il concerto è durato ininterrotamente per quasi due ore, il pubblico si è divertito, accompagnando con la voce e gli applausi l’esibizione del trio. 

L’ultimo brano è stato eseguito con una tale forza e passionalità da Cummings che una delle corde della sua chitarra è letteralmente saltata. Il pubblico ha sostenuto a gran voce anche il piccolo inconveniente, continuando a cantare e a divertirsi. Stasera è invece il turno dell’attesissimo Raphael Gualazzi, a chiusura di una kermesse davvero straordinaria, che ha largamente superato le aspettative e regalato delle serate di indubbia qualità alla città termolese.   

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