
“Va innanzitutto detto che l’impianto di sollevamento per l’erogazione idrica situato in località Passo San Rocco è di proprietà del COSIB, e quindi il COSIB era ovviamente obbligato alla sua manutenzione, al suo ripristino e alla sua messa in sicurezza. Va altresì rimarcato, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, che la decisione annunciata oggi dal COSIB è arrivata solo grazie all’attenzione costante e, oserei dire, quasi ‘spasmodica’ che abbiamo avuto per otto mesi nei confronti della vicenda (il numero degli interventi da noi sottoscritti e resi pubblici lo testimonia) resistendo alle minacce e persino alla praticata interruzione di erogazione del flusso idrico integrativo, le cui ragioni ci risultano incomprensibili se non oscure.
D’altra parte, visto il notevole ritardo con cui il COSIB ha deciso di fare il suo dovere, mi chiedo cosa mai sarebbe potuto accadere se non fossimo intervenuti in modo così deciso. Il nostro Comune, come tutti ormai sanno, ha sempre dato la sua più ampia disponibilità al fine di trovare, per il futuro, soluzioni diverse per quanto attiene alla gestione dell’impianto, fermo restando, però, l’obbligo da parte del COSIB di ripristinare nell’immediato l’erogazione del flusso idrico per scongiurare situazioni di criticità con l’approssimarsi del periodo estivo.
Infine, per quanto riguarda i pretesi debiti ‘decennali’ che il Comune di Termoli dovrebbe rimettere al COSIB, e che non c’entrano nulla con la questione dell’erogazione idrica, mi riservo di accertarne l’origine nonché i motivi per i quali non sarebbero stati mai pagati dalle precedenti Amministrazioni Comunali e, soprattutto, le ragioni per cui non ci sono stati mai richiesti espressamente dal COSIB”.