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Video Intervista.

TERMOLI _ La realizzazione in fretta e furia, nell’arco di qualche giorno, all’insaputa dei Consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione dei box in cemento per la lavorazione del pescato sotto il muraglione del Borgo Antico, a pochi metri della scala a chiocciola hanno scatenato una nuova crisi politica in Comune.

Anzi un vero e proprio terremoto politico che, qualora non dovesse rientrare, rischia di far crollare l’Amministrazione comunale. Oggi si è abbattuta una nuova “mannaia” sul capo del Sindaco Greco chiamato in causa dal Consigliere comunale dell’Udeur Luigi Leone, a dir poco imbestialito per la realizzazione “alla chetichella” della ghiacciaia sulla banchina centrale dello scalo marittimo termolese.  
Leone, di ritorno da una conferenza a Bruxelles in cui si è parlato di finanziamenti per il sostegno di opere eco-sostenibili, in cui si è discusso di energie alternative e pulite, di rispetto dell’ambiente e di opere a basso impatto sul territorio, mentre si dirigeva in Comune si è fermato al porto ed ha visto, con suo grande stupore per non dire sorpresa, i box in cemento già realizzati con una gru di vari metri d’altezza al lavoro.

Uno scenario che non avrebbe assolutamente voluto vedere ma che lo ha riportato alla realtà di Termoli. A questo punto, senza pensarci due volte, ha chiesto al Sindaco di tornare sui suoi passi rispetto alla costruzione del fabbricato in cemento per la lavorazione del pesce ma, difronte all’atteggiamento del primo cittadino ed a quello che Leone ha definito uno: “scaricabarili” su Capitaneria di Porto ed altre istituzioni locali, non ha più potuto restare in silenzio.

E così oggi ha lanciato accuse durissime all’Amministrazione chiedendo l’immediata riconversione dell’opera con il blocco dei lavori. Se così non sarà, il Presidente della VI Commissione Ambiente chiede la “testa” dell’Assessore comunale ai Lavori Pubblici Mario Di Blasio ed annuncia la sua posizione autonoma in Consiglio comunale.

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Luigi Leone è dunque disposto a votare la sfiducia del Sindaco Vincenzo Greco ed ha annunciato di non voler votare il bilancio in Consiglio comunale. Dunque l’Amministrazione Greco “naviga” attualmente in un equilibrio piuttosto precario ed una qualsiasi anche minima “scossa” potrebbe determinarne la caduta.

Ai Consiglieri di Opposizione del Comune di Termoli, dopo la defaiance di Colella e Paparalla del Pd, di Simone Coscia di Partecipazione Cittadina, distanti dalle posizioni del Sindaco Vincenzo Greco a seguito del suo atteggiamento, mancava solo un voto evitare l’approvazione proprio del bilancio.

Un “mezzoggiorno di fuoco” per Luigi Leone quello di oggi che, per coerenza nei confronti di coloro che lo hanno votato e verso la popolazione del Borgo Antico di Termoli, non ha nessuna intenzione di avallare l’opera già in parte realizzata al porto.
Cosa accadrà, dunque, dopo la dichiarazione di “guerra” del Presidente della VI Commissione consiliare? Il “verdetto” nelle prossime ore.

 La lettera al Sindaco Vincenzo Greco del consigliere Luigi Leone
 “L’industria del ghiaccio sotto le mura del Borgo Antico”
Sembrerebbe l’applicazione lunga e minuziosa ad un soggetto astratto di una mente scompensata. E’ invece un impatto reale, non elucubrativo, in contrasto con i dogmi di un’amministrazione comunale che ambisce a distinguersi per lo sfruttamento finalizzato di peculiarità costituite da risorse naturali, storiche, culturali ed architettoniche, che possono proiettare la città verso un recupero del PIL e quindi di un’economia favorevole. L’impatto è visivo ed ambientale ed apre prospettive poco rassicuranti. Quali saranno le implicazioni nell’area prescelta della vivace attività ittica che si realizza prevalentemente nelle ore notturne? Immaginiamo uno scenario minimo:
 1) il traffico dei veicoli commerciali in entrata ed in uscita;
 2) aree da destinare a carico e scarico;
 3) spazi per il deposito temporaneo e permanente di contenitori, imballaggi, prodotti ittici;
 4) spazi da occupare con i cassonetti per il conferimento dei rifiuti;
 5) utilizzo di spazzatrici ed idropulitrici;
 6) infrastrutture ed allacci alle utenze (rete idrica, elettrica e rete fognante)
 7) illuminazione a “giorno” dell’ area;
 8) rumore costante dei compressori per la produzione del freddo presumibilmente installati all’esterno (da qui l’ordinanza di chiudere le danze a mezzanotte!)
 
Non è possibile credere che si tratti di una “situazione provvisoria” vista la complessità dell’intera struttura, ma realizzata in una notte subito dopo l’approvazione del bilancio e, cosa grave, senza la previa e doverosa informazione ai consiglieri. Un macroscopico e doloroso errore che offende l’intelligenza e la sensibilità e che deve essere obbligatoriamente corretto. Per queste ragioni Sindaco La prego di porgere le Sue personali scuse alla città di Termoli.
Le chiedo di porre rimedio concretamente e tempestivamente all’errore e di accettare le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici.
Le suggerisco inoltre di ordinare l’interruzione dei lavori e di “pensare” una diversa destinazione d’uso del prefabbricato per pareggiare l’esborso economico.
Ad esempio Le suggerisco di procedere ad una sorta di intervento di “trasformazione urbanistica in corso d’opera” adeguando lo stabile alle caratteristiche architettoniche del”muraglione”con un semplice rivestimento in mattoncini antichizzati ed arredarlo in modo che possa essere utilizzato come centro di informazione turistica e culturale od atro secondo le Sue sempre brillanti idee.
Mi aspetto una risposta concreta e tempestiva, riservandomi di prendere comunque le distanze dalla Sua Amministrazione.

Con stima ed affetto
 Luigi Leone