“L’opera certosina di sollecitazione parlamentare che abbiamo promosso è stata rivolta nei riguardi di colleghi con funzioni e competenze, non verso chicchessia e soprattutto sensibili al problema delle paventate soppressioni di Corti d’appello e tribunali minori. Tra i primi, il capogruppo Roberto Speranza, in considerazione del rischio corso dalla sua stessa regione, la Basilicata”.
L’onorevole Venittelli ha lavorato di concerto con i presidenti degli ordini forensi di Larino e Campobasso Antonio De Michele e Demetrio Rivellino, avviando contatti con altri parlamentari di territori a rischio come Marche e Abruzzo, tra questi il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Giovanni Legnini, avvocato che esercita nel foro di Chieti. Coinvolto nel ragionamento anche il capogruppo Pd alla Commissione Giustizia Walter Verini, umbro e per questo altrettanto interessato al tema.
“Per raggiungere una posizione univoca insieme al presidente De Michele abbiamo promosso una corrispondenza fitta, con cui sono stati messi a fuoco i punti deboli della riforma, spingendo il capogruppo Verini a discuterne col Ministro Andrea Orlando, al quale è stato ribadito che tutte le regioni, sia della cosiddetta fascia adriatica che altre, daranno battaglia senza tregua per conservare l’autonomia giudiziaria, esattamente come faremo per il Molise. Siamo agguerriti e non cederemo le armi”. Un lavoro di raccordo importante che vedrà i suoi frutti a partire dalla ripresa dell’attività parlamentare, ma il monito del deputato molisano è lo stesso di quello raccolto a margine dell’assemblea di giovedì scorso a Termoli: coesione per salvare il Molise, non solo sull’ordinamento giudiziario.