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TERMOLI – Approvato all’unanimità un ordine del giorno congiunto di maggioranza ed opposizione durante la seduta monotematica sulla sanità.
L’odg presentato dalla maggioranza che chiedeva il mantenimento di un ‘Dea di primo livello’ a Termoli è stato integrato dalla mozione della minoranza sulla necessità di mantenere inalterati gli attuali reparti del San Timoteo e i livelli di assistenza. I due documenti sono stati integrati in un unico atto votato da tutti. Sulla questione sanità, però, i dubbi restano. Nicola Di Michele, esponente del Movimento 5 Stelle, polemizza con il discorso del Presidente della Regione Molise Paolo Di Laura Frattura inerente il mantenimento del San Timoteo.
Secondo Di Michele è necessario puntare sulla qualità tagliando i giorni di degenza nei reparti in modo da ridurre i costi. “Credo che non ci siano possibilità di tenere in piedi i reparti – ha commentato Di Michele -. Il discorso di Frattura dipende da troppi ‘se’ ma se in zona non si hanno i mezzi tecnici ed il personale adeguato per migliorare le prestazioni, come si può aumentare la qualità? La promessa di Frattura è vana, non ci può essere miglioramento se non si reintegra almeno il personale”.
“Sono stanco delle chiacchiere ripetute, tutte le cose ascoltate oggi sono cose già sentite, ci ritroviamo ancora una volta dopo il consiglio monotematico del 21 luglio 2014. Addirittura l’avvocato Sbrocca, disse che non c’era nulla di cui preoccuparsi perché il nosocomio di Termoli da tutta questa riorganizzazione ne usciva rafforzato. La verità è che il Molise ha avuto ed ha ancora oggi una predilezione per le strutture private. Ed oggi oltre al danno la beffa – ha detto Di Michele nel suo intervento nell’assemblea civica -. Ci tagliano anche quelle cose buone che in tanti anni abbiamo creato. Perdonatemi se in questo momento, hanno tolto il crocifisso dal muro, e questo mi dispiace. Mi pare cari cittadini, perche a voi mi rivolgo, a voi voglio parlare. Mi pare di assistere al processo a Gesù dove i protagonisti erano da un lato farisei, scribi e Ponzio Pilato, e dall’altro Gesù il giusto. E lì sui quei tavoli abbiamo scribi, farisei e Ponzio Pilato e voi Gesù. Hanno salvato Barabba quindi Neuromed, Patricello e Cattolica e cliniche private e hanno crocifisso Gesù, quindi noi Cittadini, i nostri figli, ma anche i loro figli, anziani ed ammalati. Oggi pervengono documenti di deputati e senatori, guarda caso di maggioranza, e anche consiglieri di maggioranza che chiedono unità d’intenti, ci chiedono di essere uniti in questa battaglia. Ma io mi faccio una domanda: Perché, perché lo chiedete adesso, perché non avete agito quando i tempi erano giusti , quando bisognava partecipare ai tavoli tecnici, quando bisognava battere i pugni nelle conferenze Stato-Regione, perché ora! Spiace essere sorpresi da questo pressapochismo, da questo dilettantismo. Ma tant’è, in tutto, tutti gli Assessori che sono alla Regione sono tutti dei dilettanti allo sbaraglio”.
Presenti anche i sindaci del Basso Molise ed il presidente dell’Unione dei Comuni del Basso Biferno Rino Bucci. Il primo a parlare nel consiglio, è stato il medico del pronto soccorso del San Timoteo, Nicola Rocchia che ha posto un problema reale per i pazienti che dovranno essere curati in altre strutture fuori regione. Lo stesso ha raccontato un episodio significativo che gli è capitato qualche notte fa, quand’era di turno: “Mi capitò di dover assistere un giovane termolese con una grave problematica acuta. Ebbene non trovai un posto, necessitava di un intervento specialistico, le nostre strutture non erano in grado di assisterlo, nel Molise non c’era nessun posto ad accoglierlo, a San Giovanni nemmeno, a Foggia nemmeno, trovai un posto a Pescara e allora ho avuto la sfortuna di trovare un collega, che quella notte stava storto, evidentemente, si è messo di traverso e a contraddirmi su tutto e non voleva ricoverarlo. Alla fine siccome la discussione si stava accendendo, è sbottato e ha detto una frase che per me è stata un pugno in un occhio, una cosa che mi ha tramortito e per pochi secondi non ho più parlato. Ebbene questo signore, scusate la crudezza della frase, ed ho anche difficoltà a ripeterla: «Noi non possiamo mica accogliere sempre la merda del Molise». E questo caso mi ha fatto riflettere. Perché in ogni caso quando noi ci rivolgeremo a strutture esterne alla nostra, e parlo di Termoli, non pensiate che troviamo tutte le strutture ad accoglierci, saremo sempre pazienti di seconda fila”.
Frattura spina dorsale
Unici interventi interessanti di quell’ennesimo consiglio sulla sanità, quello di Nicola Rocchia e del grillino. Il resto è stato solo, come al solito, aria fritta.
ha ragione l’ avv. Sbrocca
quando siamo andati a curarci fuori regione abbiamo trovato gentilezza e professionalità. Forse quel medico si lamentava di dover lavorare il doppio perchè devono accogliere e assistere anche i pazienti di fuori regione.