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LARINO – Sui lavori mai realizzati di messa in sicurezza del Biferno e della Diga del Liscione nonostante i 580 mila euro spesi dalla Regione Molise, per il quale finirono coinvolti nell’inchiesta “Eldorado” personaggi “eccellenti” tra Molise ed Abruzzo, il Pm di Larino ha chiesto il proscioglimento di gran parte degli 8 imputati per l’intervenuta prescrizione.
A distanza di 8 anni dall’operazione del Corpo Forestale dello Stato, scattata a primavera del 2008 allorquando furono notificati una serie di provvedimenti a carico di 2 funzionari della Regione Molise, imprenditori di Isernia e di L’Aquila, rinviati poi a giudizio dal Gup Aldo Aceto di Larino ad ottobre 2013 con le accuse di truffa aggravata e falso, si è arrivati ora ad un punto cruciale del processo in corso davanti al Tribunale di Larino.
Il giudice ha ascoltato una serie di testi ed ha fissato per il prossimo 24 maggio le “arringhe” finali dei difensori con la decisione sul caso. Degli iniziali capi di imputazione, solo alcuni sono rimasti in piedi dopo l’intervenuta prescrizione e per i quali è prevista la discussione finale a fine maggio.