myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623

Sul posto, in ausilio agli agenti della Volante, intervenivano prontamente anche gli operatori della Polizia Scientifica del Commissariato per i necessari rilievi di natura tecnica che consentivano di estrarre alcune impronte digitali lasciate all’interno dell’abitazione.
Le successive indagini dattiloscopiche, esperite attraverso sistemi automatizzati in uso alle Forze dell’ordine, permettevano di appurare che il frammento papillare apparteneva ad un cittadino marocchino, E.H.A, già fotosegnalato dal Commissariato di P.S. di Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina.
Acquisita la sua identità dattiloscopica, venivano immediatamente diramate le ricerche su tutto il territorio nazionale che davano esito positivo. Infatti, il cittadino marocchino – in Italia senza fissa dimora ma regolarmente soggiornante sul territorio nazionale in quanto titolare di un permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Messina – veniva rintracciato nella città di Torino da una pattuglia dei Carabinieri impegnata nell’ordinaria attività di controllo del territorio. Nel corso di un normale controllo, grazie alla nota di rintraccio del Commissariato di P.S. di Termoli, l’uomo veniva fermato e condotto presso gli uffici dell’Arma e compiutamente identificato. Le successive attività permettevano di deferire il predetto all’A.G. competente.