myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623
TERMOLI _ É proprio vero che la realtà supera la fantasia, ma il rischio è che fra l’una e l’altra si inserisca furtivamente una bella fiction che anzi potrebbe occupare proditoriamente il posto della prima piuttosto che della seconda. E forse l’auspicio di tutti è che la realtà politico-istituzionale termolese immediatamente prossima non diventi una fiction. Checché se ne dica gli eventi sono precipitati inaspettatamente; non credo che alcune ore prima qualcuno immaginasse il colpo di scena del giorno di S. Barbara, salvo i custodi delle segrete cose o chi possiede ‘ambo le chiavi del cuor di Federico’. Ora sono giorni, settimane febbrili, immaginiamo; fare previsioni o futurologia avrebbe senso in un gioco di scommesse. Dovremmo limitarci a fare analisi sul presente e da qui tentare di arrivare a Natale, …quando comunque nascerà qualcosa di nuovo. La maggioranza ‘uscente’ (usiamo il termine per chiarezza) sarà consapevole della propria forza, delle possibilità concrete che ha di fronte per superare la fase di stallo? In questi giorni proveranno a verificare se può maturare questa consapevolezza o, in alternativa, se non ci sono più spazi per possibili movimenti; al sindaco bisognerà pur offrire assicurazioni e certezze tali da garantire un percorso che arrivi almeno alla conclusione naturale del mandato. Non mancano tentativi di mediazione dall’esterno; politici regionali e nazionali, precipitatisi sulla costa col cuore in affanno come al capezzale di un caro congiunto in ambasce, si muovono in soccorso consci probabilmente dell’autorevolezza della loro azione persuasiva per un’efficace opera mediatrice. Va però sottolineato che nessuna delle forze in campo fino a questo momento si è premurato di interpellare la cittadinanza (in forme e modi di cui lorsignori sono esperti) per cogliere gli umori più diffusi e dare così voce alla maggioranza silenziosa, allo scopo di mettere in evidenza ciò è bene per la città in simile frangente: tornare subito al voto o temporeggiare tanto quanto basterebbe per sbrigare questioni impellenti che necessitano di scelte politiche, in momento in cui la politica latita paurosamente. Qual’è la cosa migliore oggi per la città? Questa è la domanda cruciale, vera, la domanda che forse incute paura, e dinanzi alla quale volentieri si svicola. Intanto si consumano (o celebrano) le consuete e ben note liturgie: incontri personali, privati, istituzionali, contatti furtivi, dall’alto, dal basso, dietrologie fumose, anticipazioni velleitarie, promesse di prospettive, e quant’altro.
L’opposizione fa il suo gioco ma in fondo si deve limitare ad attendere la conclusione di questo periodo di transizione, pregustando nella speranza la rivincita. Però sia da una parte che dall’altra sembra mancare un’idea prioritaria forte convincente e quindi vincente, affascinante e attraente, una proposta largamente condivisa per il bene della città che si sviluppi a partire da una politica degna di questo nome.
Si cerca, si è in attesa di una posizione politica forte, ben identificabile, una politica che sia molla e fondamento per ogni azione di governo cittadino. Anche in questo periodo di confusione, di anomalia e incertezze, solo una proposta politica robusta sarebbe capace di far uscire dalle paludi nelle quali la città è stata condotta e rimane impantanata; una politica che sappia prescindere anche dai nomi, dalle classiche spartizioni, dai soliti siparietti, una politica capace di persuasione morale. La città ora sta a guardare attonita: nelle mani di chi è il suo prossimo futuro?Che ne sarà di lei? Nei cittadini aumenta sempre di più un evidente distacco che oscilla tra indifferenza e stanchezza, non mancando punte di giudizi aspri e velenosi. Certamente non è favorita così la crescita democratica, libera e consapevole, il senso di una cittadinanza consapevole e responsabile dei propri destini. In appendice: anche questa volta il nuovo sistema elettorale degli enti locali, nella nostra realtà, ha fatto cilecca. O la colpa è della nostra immaturità democratica e dello scarso senso dell’istituzione, o il sistema è all’origine avariato ….Forse entrambi.
In occasione della festività di Sant'Antonio a Guglionesi si è svolto il concerto "Scuole in...canto", un viaggio tra note, parole e musica.
GUGLIONESI - Davanti...