Vittoria meritata per i Giovanotti, purtroppo segnata da un drammatico incidente durante il cambio sul tratturo.

SAN MARTINO IN PENSILIS – Il 30 aprile scorso, la Carrese di San Martino 2025 ha dato spettacolo con una competizione ricca di pathos ed emozioni, culminata nel trionfo meritato dei Giovanotti. La squadra ha dominato la gara fin dalle prime battute, mettendo in mostra una preparazione e una determinazione che li ha portati a conquistare una vittoria aspettata da tempo.
La corsa dei carri, cuore pulsante delle festività locali di San Martino in Pensilis, Portocannone, Ururi e Chieuti, è un evento in cui si intrecciano tradizioni millenarie e valori culturali profondamente radicati. Essa è simbolo dei culti di San Leo, della Madonna di Costantinopoli, del Sacro Legno della Croce e di San Giorgio, arricchendo l’identità del territorio.
Il giornalista Pasquale Di Bello, tramite il gruppo social “Terre delle Carresi”, ha sottolineato così l’impresa dei Giovanotti: “Applausi per il Carro dei Giovanotti che hanno lavorato un anno in silenzio, con passione e dedizione, conseguendo una vittoria strepitosa; applausi al Carro dei Giovani che ha onorato la Tradizione e che perde con l’onore delle armi.”
Purtroppo, la giornata è stata anche segnata da un incidente drammatico: subito dopo il momento cruciale del cambio lungo il tratto del tratturo, un cavallo del Carro dei Giovani ha travolto un uomo a bordo strada. L’incidente ha richiesto l’intervento immediato dei soccorsi e il trasporto dell’uomo in ospedale in codice rosso.
Nonostante questa nota drammatica, i Giovanotti hanno mantenuto la concentrazione, coronando così l’edizione 2025 con una gara che sarà ricordata per la sua intensità e il suo legame con la tradizione. L’assenza del Carro dei Giovanissimi, per la prima volta dopo 17 anni, ha tuttavia lasciato un vuoto, segno di problemi organizzativi che hanno ostacolato la loro partecipazione.
La Carrese 2025 continua a essere una celebrazione delle radici culturali e del senso di appartenenza delle comunità della Terra delle Carresi, rafforzando la sua reputazione come evento cardine di identità e di orgoglio locale.














































