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TERMOLI _ Divampa sempre più accesa la polemica a Termoli sui controlli alle caldaie negli appartamenti privati dei residenti, a dir poco infastiditi dalla cattiva informazione condotta di proposito da alcuni caldaisti al solo scopo di incassare parcelle per verifiche che non sono nè obbligatorie nè necessarie ma utili solo ad alimentare un giro d’affari che si aggira, solo sulle verifiche, sui 100 mila euro. Una “torta” che viene spartita annualmente tra le società presenti in città, concordi tra loro a mantenere la propria “fetta” di profitti e mantenere elevato il prezzo che si aggira tra i 70 e gli 80 euro per un controllo. Verifica che, nel peggiore dei casi, dura dai 30 ai 45 minuti.

I familiari di diversi pensionati di Termoli hanno annunciato l’intenzione di rivolgersi alle associazioni a tutela dei consumatori per denunciare anche quest’anno il comportamento non proprio corretto di alcuni professionisti i quali, nonostante gli incontri con la Provincia di Campobasso durante i quali si è chiariato l’esistenza di una normativa che disciplina la cadenza di controlli alle caldaie, continuano a presentarsi dagli anziani dichiarando l’obbligatorietà delle verifiche annuali chiedendo parcelle dietro firma di un contratto annuale che in molti casi non risulta indispensabile ma utile per aumentare il proprio “budget” annuale.

I controlli non sempre devono essere annuali _ hanno dichiarato alcuni residenti _, dipende dall’anno di installazione dell’elettrodomestico per cui fino ad oggi molti caldaisti hanno effettuato di proposito una disinformazione alla scopo di incassare le parcelle. Presentarsi a casa dei pensionati e spiegare loro l’obbligatorietà del rinnovo appellandosi al contratto stipulato è vergognoso _ ha dichiarato una famiglia di via del Molinello _. Basta con il business a spese delle fasce più deboli“.