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Mons. Spina
Mons. Spina
GUARDIALFIERA _ Il cammino della vita è sempre curioso e sorprendente e infinitamente ricco di sfumature. che ad ogni curva si apre una vista sempre più intrigante. Mons. Angelo Spina molisano, Vescovo in Abruzzo a Sulmona, ne ha abbordato una più stravagante, per narrare l’esistenza di Celestino V molisano, eremita in Abruzzo: il Papa rigoroso e umile, lo spirito libero e illuminato nella Chiesa del 1200. Poeta, storico, dialetto lago, fondatore a Colle d’Anchise del Villaggio “Famiglia Incontro “, si è svelato ora , soggettista, sceneggiatore, con questo suo racconto racchiuso in nuvolette bianche e proposto in diocesi ed alle nostre genti, per l’anno giubilare dedicato a Pietro Angelario, ad ottocento anni dalla sua nascita.

I giovani, figli della civiltà delle immagini, sono stati colti adesso dal nuovo lavoro ‘ricreativo’ di mons. Spina riferito alla figura di una personalità della Chiesa che tanto ancora ha da insegnare per la sua tenacia ed integrità al punto d’aver prescelto il principio della libertà al politico compromesso.

“I ragazzi – dunque – con il loro entusiasmo, la curiosità, i sogni e i progetti dànno ogni giorno, una carica nuova alla vita”, annota lo stesso ma ns. Spina nella introduzione al fascicolo di su Celestino V: Eremita – Papa- Santo. Ed è vero, perché le cariche, le curiosità, gli stimoli per i ragazzi di oggi, restato quelli di ieri, allorquando essi venivano calamitati dalle brillanti divulgazioni di Walter Disney, da quel topolino più famoso del mondo. o da Plauto oppure da Cocco Bill, Cip il Poliziotto, il Pirata Gamba di Quaglia: inconfondibili personaggi del molisano e surrealista Beni!o Jacovitti dalle vignette paradossali guarnite da salamini, lisca di pesce, angurie, pollicioni.

Domenico e Stefano di Vitto, editori della Collana “i Gioielli “, maestri della fumettistica, e Raffaella Seccia, collaboratrice per le Tavole, hanno anche loro lavorato con mons. Spina e fatto centro! Ci son riusciti proprio per aver saputo mirabilmente armonizzare disegni e colori con il testo, facendo dipanare nel libro la ricchezza di vita di San Pietro Celestino ‘persino ricorrendo allo charme metamorfico dello strisciante serpente tentatore, in colomba annunciatrice di un futuro di fede e di preghiera, di messaggi da acciuffare e praticare in tempi, come i nostri, di inquietudini e incertezze.