Francesco Caruso
TERMOLI _ Nella vita si sa, a volte, è questione di opportunità. E’ quello che probabilmente devono aver pensato il presidente del Consiglio Comunale e alcuni consiglieri di maggioranza, protagonisti nella scorsa conferenza dei capigruppo del 24 settembre, di una curiosa o meglio “conveniente” interpretazione dei criteri di ammissibilità delle mozioni da discutere in Consiglio Comunale.

Oggetto del contendere, neanche a dirlo, l’inserimento della mozione di revoca dell’incarico all’assessore all’Ambiente Leone nell’odg del Consiglio Comunale del 29 settembre; a detta del Presidente del Consiglio Comunale Montano e più precisamente secondo il suo punto di vista, la mozione non sarebbe stata ammissibile ai sensi della vigente normativa e del regolamento comunale.

Ma vi è di più. La possibilità di discutere la mozione in consiglio, così come sottolineato dal consigliere De Guglielmo, sarebbe stata concessa piuttosto come “opportunità politica”. In consiglio comunale lo stesso sindaco Di Brino, nel difendere l’operato del suo assessore e rimarcando l’inammissibilità della mozione, ha confermato la scelta di discuterne in termini di “opportunità politica”. Un gesto generoso e cortese , quello di questi signori di “alto profilo politico” , senza il quale ne siamo certi non si sarebbe potuto discutere della mozione. Ecco, sono questi i “protagonisti” della scena politica termolese, che a dispetto del cambio di ruolo(oggi in quello di amministratori e ieri in quello di minoranza), non hanno un minimo di dignità politica né il pudore di mantenere un atteggiamento coerente, ma soprattutto pur di raggiungere i propri obiettivi, ricorrono ad una politica basata su logiche di potere più che di governo.

Va ricordato, che qualche anno fa, furono gli stessi protagonisti di questa amministrazione, allora tra le fila della minoranza, a presentare come primi firmatari mozioni di sfiducia nei confronti di assessori, utilizzando le stesse identiche modalità adottate oggi per l’Assessore all’Ambiente. Inspiegabilmente però, quegli stessi criteri di ammissibilità, in precedenza ritenuti validi per sfiduciare questo o quell’assessore, oggi sono cambiati a conferma del valore che la coerenza ha per questa amministrazione; ma forse è solo una questione di opportunità politiche e di punti di vista.

Francesco CARUSO

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