L’ispezione dei luoghi, effettuata nell’immediatezza dai Carabinieri, aveva permesso di rinvenire i resti bruciacchiati di un verbale di contestazione per infrazione al codice della strada, redatto poco tempo prima proprio nei confronti di C.M., dai Carabinieri dello stesso Nucleo Operativo e Radiomobile, ed usato dal piromane per appiccare le fiamme. In quell’occasione l’autore del gesto venne rintracciato e bloccato nelle immediate vicinanze dell’appartamento, ove si era trattenuto per assicurarsi che il suo piano diabolico riuscisse.
All’epoca si accertò che l’incendio era riconducibile ad un alterco verificatosi a seguito di un incidente stradale avvenuto nel capoluogo, il giorno precedente, tra C.M. ed una ragazza occupante l’alloggio incendiato, la quale ai militari intervenuti aveva segnalato lo stato di ebbrezza dell’uomo che aveva causato il sinistro. Dopo l’incidente, il giovane pregiudicato aveva inveito contro la donna, minacciandola di morte e colpendola con un pugno al viso che le aveva causato lesioni guaribili in 8 gg. Per questo motivo C.M. era stato pure denunciato per rifiuto di sottoporsi al test alcolemico, minaccia grave e lesioni personali.