La causa, iniziata nell’anno 2003 dall’imprenditore molisano,prevedeva la restituzione degli interessi anatocistici percepiti dall’istituto bancario per tutta la durata del rapporto di conto corrente,sebbene il conto corrente riportasse nell’ultimo estratto conto ricevuto dall’imprenditore un saldo negativo di €. 26.981,99 della cui somma la banca stessa ne richiedeva il pagamento al correntista con domanda riconvenzionale. Un’altra sentenza,sempre a favore di un correntista molisano,è stata pubblicata recentemente dal Tribunale di Larino-Sezione distaccata di Termoli-G.I. Cordisco-,la n.256/09,a seguito di una causa promossa da un imprenditore di Larino contro Banca Intesa S.p.a.,sempre per anatocismo bancario,e che ha condannato l’istituto bancario a rimborsare l’imprenditore della somma di €.57.735,43,oltre interessi legali dalla domanda al saldo,oltre spese.
Queste recentissime sentenze infondono speranza ai consumatori molisani ed a quanti in questi anni hanno subito passivamente lo strapotere bancario. E’ utile che i correntisti bancari ricordino alcune semplici regole su come difendersi dalle banche:
1) Possono inoltrare domanda alla propria banca per la restituzione degli interessi illegittimi tutti i correntisti che avendo avuto scoperture di conto corrente (conti con saldo negativo),hanno pagato interessi trimestrali alle banche.
2) Tale vicenda non riguarda gli utenti che hanno avuto mutui o prestiti,senza aver avuto scoperti di conto corrente.
3) Hanno diritto al ricalcolo sia le persone fisiche,che le persone giuridiche (società) per le quali inoltrerà domanda il legale rappresentante.
4) La domanda interrompe i termini prescrizionali che si compiono decorsi 10 anni dalla chiusura del conto corrente,essendo fondata la richiesta di ricalcolo fin dagli inizi del rapporto di conto corrente,trattandosi di rapporto continuativo (principio confermato dalla Cassazione).
5) Se la banca non risponde entro 10 giorni o risponde negativamente,rivolgersi al Giudice di Pace per importi sino a €.5.000,00,altrimenti presentare domanda davanti al Tribunale tramite il proprio avvocato di fiducia oppure tramite gli avvocati iscritti nell’elenco ADUSBEF.
6) Non deve fare domanda chi ha avuto il conto corrente in attivo.
7) La Banca non può porre in atto ritorsioni nei confronti di chi esercita tale diritto ma,se a fronte di richiesta di ricalcolo,qualche direttore dovesse imporre il rientro o minacciare altre azioni “punitive”,fare immediata denuncia all’Autorità Giudiziaria per estorsione. Ricordiamo che le responsabilità penali sono personali (i dipendenti bancari non possono accampare,a giustificazione,il loro adeguamento a politiche aziendali). Eventuali azioni di ritorsione sono inoltre di particolare gravità se poste in essere nei confronti di coloro che stanno cercando di esercitare un diritto legittimo.
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla sede ADUSBEF di Campobasso al seguente indirizzo: Filiale ADUSBEF di Campobasso – Via Mazzini n.40/B,86100 Campobasso – tel. 0874/698473 – 0874/66599 (tel. e FAX).
Avv. Carmine de Benedittis
Richiesta estratti Conti
Salve, sono un piccolo imprenditore romano. Ho avviato una richiesta alla mia Banca degli estratti Conti trimestrali dal 2006 ad oggi. Il Cassiere della stessa banca mi ha chiesto dai 30 ai 50 euro ad estatto trimestrale. E’ mai possibile pagare questa somma per ogni estratto trimestrale? Facendo il conto mi verrebbe una cosa come 1200 euro per tutti i 6 anni. Qualcuno sa quanto sarebbe giusto pagarli?
Grazie a tutti
Salve, per le richieste di estratti precedenti la banca chiede sempre delle commissioni ma 50 euro ad estratto trimestrale mi sembrano troppe.