Il porto di Termoli
Il porto di Termoli

Termoli-Croazia: torna a grande richiesta il collegamento turistico ma il «ponte» merci con le sponde dirimpettaie resta un miraggio. Non è mai “decollata” la rotta commerciale tra la città adriatica e Ploce nonostante i numerosi tentativi e sforzi dell’imprenditore termolese Larivera, riuscito tra grandi difficoltà a dare il via ai soli viaggi turistici verso le belle isole croate. Oggi, il coordinatore del «Termoli Jet» Giacomo Guidotti “alza il velo” su un progetto mancato che pesa tuttora come un macigno e verso il quale non è ancora calato il sipario completamente. A determinare il blocco del «ponte» economico con Ploce ed altre località della Croazia ha giocato un ruolo essenziale, il «no» al dragaggio del porto di Termoli, deciso dall’allora Ministro all’Ambiente Pecoraro Scanio a cui si era rivolta la Capitaneria di Porto in vista dell’apertura della rotta commerciale. L’insabbiamento dei fondali dello scalo marittimo locale rende tuttora inaccessibile l’ingresso a navi di grossa stazza con un pescaggio superiore ai pescherecci ed imbarcazioni dirette alle Isole Tremiti. L’impossibilità, dunque, di attraccare da parte di una grossa nave ha di conseguenza determinato anche la «paralisi» del tanto desiderato scalo commerciale.

A peggiorare questa situazione – ha dichiarato Giacomo Guidotti – il blocco per 6 anni del dragaggio e la mancata realizzazione di un molo adeguato. Il porto di Termoli così com’è è inadatto ad ospitare il collegamento merci con le sponde dirimpettaie. La Provincia di Campobasso ha realizzato un approdo che oggi è utilizzato per ormeggiare il Termoli-Jet ma questo sforzo non basta. Oggi, purtroppo, non ci sono ancora le condizioni per poter procedere con questo progetto nonostante la Regione Molise e l’imprenditore termolese Larivera abbiano tentato. Senza infrastrutture non si può andare da nessuna parte e con lo scalo di Termoli i cui fondali sono ridotti dall’insabbiamemtno non si possono fare miracoli”.

Per poter risollevare le sorti dell’attuale struttura portuale che oggi è stata ampliata grazie alla realizzazione del porticciolo turistico da parte della società Marinucci Yacting, bisognerà «in primis» procedere con la ripulitura dei fondali e, dunque, il dragaggio, operazione divenuta non facile dopo i vari quanto vani tentativi da parte delle istituzioni locali per poi completare il molo sulla banchina di nord-est realizzato dalla Provincia di Campobasso.

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