CAMPOBASSO _ Il Berlusconismo è sul viale del tramonto. La nave affonda e i topi scappano. Nasce il Partito del Sud. Si costituisce Futuro e Libertà. Vari parlamentari riscoprono antiche vocazioni centriste e anche figure come Dell’Utri, Gianni Letta e Confalonieri, nutrono dubbi sulle capacità di ripresa del PDL. La Lega Nord parla sempre meno di federalismo e sempre più di secessione. Riparte il calcio mercato con posizionamenti strategici, riverniciature gattopardesche e giochi tattici avulsi dai problemi sociali che assillano l’Italia.

In Molise, il Popolo delle Libertà perde pezzi quotidianamente ed il Governatore non ha più la maggioranza in Consiglio Regionale. Nonostante il rigido accentramento del potere, con una scientifica distribuzione del sottogoverno locale, e malgrado la campagna acquisti che ha saccheggiato e devastato il centrosinistra, il Presidente della Giunta è rimasto con 13 consiglieri su 30, e ne dovrebbe trarre le conseguenze rimettendo il mandato agli elettori.

E’ arduo ipotizzare che Futuro e Libertà voti la sfiducia a Berlusconi il 14 dicembre in Parlamento, e confermi l’appoggio al PDL in Molise. Se diversi consiglieri hanno abbandonato Iorio è perché sono stanchi di un Governo Centrale che ci regala la seconda Turbogas, ci offre la spazzatura campana, non ci ha dato un euro per la sanità, ci ha negato milioni di fondi FAS, ci chiude le scuole, taglia i trasporti, riduce i trasferimenti ai comuni e non finanzia né l’autostrada e né l’assistenza sociale.

Silvio Berlusconi è Deputato del Molise ma non ha mosso un dito per il suo collegio elettorale e in tanti nel centrodestra non ne possono più di tenere in piedi un sistema di potere feudale che prospera sulla spesa pubblica e si avvale di propaganda, spot e commissariamenti, in una logica autoreferenziale del tutto estranea al bene comune e agli interessi di cittadini e imprese. In una fase così convulsa per l’Italia e per il Molise, c’è bisogno di un centro-sinistra unito che costruisca un Programma di Governo che ci preservi da una deriva greca o irlandese, e chiami a raccolta le migliori energie per rilanciare l’economia e i consumi partendo dal lavoro e dai settori produttivi. Il PD ha un ruolo essenziale in questo snodo politico e ha il dovere di anteporre ai propri interessi di partito le necessità di ordine generale.

Tocca al PD ricostruire un’alleanza di centrosinistra con un programma chiaro che coinvolga e responsabilizzi le forze sindacali e le imprese. Ha ragione Bersani, non è l’ora delle vocazioni maggioritarie ventilate dalla minoranza interna. Sarebbe un errore grave isolarsi a Roma e soprattutto in Molise con la supponenza di andare da soli alle prossime sfide elettorali. Mi pare che la linea della vocazione maggioritaria del PD, ci ha regalato, in progressione, le sconfitte devastanti alla Provincia di Isernia, al Comune di Campobasso, e da ultimo a Termoli e Montenero. Ora basta ! La linea politica di Bersani, nell’ultimo congresso regionale, si è affermata col 64% dei consensi, per questo va sostenuta e messa in pratica.

Michele Petraroia

Articolo precedenteConferenza internazionale sulla qualità dell’Aria del Cosib a Roma. Mobilitazione scientifica per indagine Valle Biferno
Articolo successivoDomani arriva il segretario del Pd Bersani a Campobasso