LARINO _ E’ evidente ormai che il Sistema Sanitario del Molise viene riorganizzato secondo il criterio del “chi ha più santi in paradiso” e non in base all’efficienza e alla qualità dei servizi erogati nei reparti delle varie strutture ospedaliere regionali. Questa è la constatazione che il Comitato per la difesa dell’ospedale “Vietri” di Larino ha dovuto fare da quando è costretto a vedere nella Sanità molisana provvedimenti e comportamenti di tutti i colori! D’altro canto non ci si può aspettare altro da una politica nostrana composta di “santi” che fanno miracoli riservati ai propri fedeli che pregano e si prostrano nel chiedere grazie abbondanti. Nel ventennio fascista del secolo scorso i più privilegiati erano “i figli della Lupa”, mentre ora sono i figli dei lupi. Tutti gli altri vanno all’Inferno. In questo stato di cose vivono ora i Molisani, specialmente quelli dell’area frentana, convinti che una “santa” l’avessero anche loro e che invece è l’unica a tenere solo per sé tutti i “miracoli” di cui ha beneficiato. E miracolata, da un Santo vero però, deve essersi considerata anche la signora Anna (nome di fantasia) che due settimane or sono di ritorno a Larino da una gita è stata vittima di un grave incidente.

Mentre scendeva i gradini dell’autobus ha perduto l’equilibrio ed è caduta rovinosamente sull’asfalto procurandosi lacerazioni e contusioni di entità tale da far sospettare anche possibili fratture. Immediata la chiamata al 118, aspettandosi un altrettanto repentino arrivo dell’ambulanza in dotazione alla postazione di Larino: ma i soccorsi non arrivano. Viene inoltrata una seconda chiamata ed in tale circostanza viene spiegato che l’equipe di Larino è in missione nella zona di S. Croce di Magliano poiché l’ambulanza, posta a presidio di quel territorio, è a sua volta impegnata in un’altra emergenza. Nel frattempo vengono chiamati i Carabinieri e la Guardia Medica: la dottoressa di turno, dichiaratasi disponibile a prestare soccorso, è stata prelevata in sede da uno dei presenti ed accompagnata sul luogo dell’incidente. Fatti i primi accertamenti sulle condizioni di salute della sfortunata signora, la dottoressa ha dovuto constatare che era necessaria una barella e che quindi si dovesse aspettare l’arrivo dell’ambulanza. In preda ad una crisi di panico, la signora Anna ha fatto temere il peggio ed il cognato giunto sul posto ha chiamato per la terza volta il 118 con la minaccia di denuncia per quanto stava accadendo.

Ci sono voluti circa 40 minuti prima che la signora potesse essere soccorsa a pochi metri dall’ospedale “Vietri” che, da quanto riferitoci, non ha potuto inviare la propria ambulanza perché il servizio è appannaggio del solo 118. Insomma, se la signora avesse riportato fratture tali da provocare emorragie interne, avrebbe potuto morire a pochi metri dall’ospedale che grazie a Dio le ha poi prestato tutte le cure del caso. Si, bisogna ringraziare il Signore e non certo i suoi sommi rappresentanti terreni che sui tanti casi come quello della signora Anna non spendono una parola. Scendono in piazza a difesa della “Cattolica” e ben conosciamo quali somme vi gravitano intorno e mentre il Cardinal Bagnasco denuncia: «la questione morale in politica, come in tutti gli altri ambiti del vivere pubblico e privato, è grave e urgente e non riguarda solo le persone ma anche le strutture e gli ordinamenti». «Nella società odierna siamo tutti insidiati da una cultura che semina menzogne e fa pensare che l’uomo vero sia colui che ha potere e denaro, che le regole sono nemiche della libertà, che bisogna lasciarsi guidare dalle sensazioni più che dalla ragione, che il bene morale è ciò che conviene senza sacrificio. Questo clima culturale «corrode il modo di concepire la vita, la famiglia, il lavoro, il senso del dovere e di Dio stesso», c’è chi sigla accordi pericolosi con il pluri-indagato Michele Iorio. Quando si dice predicare bene e razzolare male! A Larino abbiamo ormai capito che oggigiorno è il solo denaro che fa girare il mondo e a nulla servono i sacrifici sostenuti in passato e le buone azioni di cittadini illustri a vantaggio della comunità. Ora servono le aderenze e le genuflessioni per ottenere un posto “in paradiso”. Così vuole la politica dei “lupini”.

Quelli larinesi però devono aver sbagliato posizione! Il Comitato, con veemenza, respinge questa miserevole commedia di stolti saltimbanchi che annienta ogni forma di dignità umana! L’Ospedale Vietri è nato nel 1881 grazie alla generosità del larinate Giuseppe Vietri che ha donato tutti i suoi beni al Comune di Larino “per una Casa di Cura” a favore di tutti i molisani. Questa Casa è stata sempre aperta a tutti, anche oltre i confini della Regione. In essa operavano gratuitamente molti medici volontari, anche durante l’ultimo conflitto mondiale (unitamente a medici inglesi e canadesi). Per effetto della Legge di riforma n. 833/1978 l’Ospedale Vietri è stato ampliato nei servizi e nelle strutture nell’area San Leonardo e successivamente trasferito (anno 1998) nell’attuale sede, un complesso moderno molto funzionale, che ha avuto elogi dai più importanti giornali a livello nazionale (Il Sole24Ore).

Il nosocomio larinese è stato al servizio non solo dell’area frentana, ma di tutto il Molise, per merito di alcuni servizi d’eccellenza resi fruibili anche a buona parte delle regioni italiane. Tutti ricordano il grande e importante impegno profuso dal “Vietri” in occasione del terremoto del 2002. I cittadini residenti nei paesi colpiti dal sisma sono stati soccorsi e seguiti per diversi mesi dalle équipes di sanitari dell’ospedale del loro territorio. Dunque il Vietri dal 1881 fino ad oggi è stato ed è tuttora un indispensabile presidio per la popolazione del Basso Molise. In nome di tutto questo non si capisce il motivo per cui Michele Iorio, presidente uscente (e speriamo mai più entrante), stia tentando accanitamente di chiudere l’ospedale di Larino. E’ una vergogna che lo faccia per di più dopo aver promesso nella scorsa campagna elettorale che l’ospedale “G. Vietri” sarebbe divenuto “il fiore all’occhiello della sanità molisana” grazie a lui ed alla sua longa manus in città: l’attuale Amministrazione Comunale. Non c’è che dire: un fulgido esempio di come Iorio mantenga le promesse. Le stesse che si accinge a propinarci alla vigilia della ormai imminente nuova tornata elettorale. Molisani, non fatevi incantare più! Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.

Il Comitato per la difesa dell’Ospedale “Vietri”

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