PORTOCANNONE _ Brutta caduta da cavallo per un giovane poco più che ventenne di Portocannone durante le prove della carrese, la tradizionale corsa dei carri trainati da buoi che si svolge da centinaia di anni nel paese del Basso Molise a primavera.

L’incidente, accaduto oggi, si è verificato nella periferia del paese. Il ragazzo a causa di un brusco movimento del quadrupede ha perso il controllo dell’animale ed è caduto al suolo. Nell’impatto con la strada si è fratturato una gamba. Soccorso da alcuni amici, è stato accompagnato al pronto soccorso del San Timoteo dove è stato sottoposto ad accertamenti. I medici hanno riscontrato la brutta lesione e deciso il ricovero del giovane.

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3 Commenti

  1. basta
    La corsa dei carri è una tradizione barbara. In nome della tradizione si maltrattano buoi e cavalli. Un paese civile non dovrebbe consentirlo. E non vengano a dire che i buoi sono trattati bene. Non è vero. Durante la corsa sono stimolati con verghe provviste di punte acuminate. Certamente i buoi non si divertono ad essere trattati così. Lasciateli in pace. Il mite pio bue non merita di essere trattato così.
    Se si vuole mantenere la tradizione, si può fare una pacifica processione come quella di Larino. Senza violenza, senza tensione, senza rischi per nessuno. Una tradizione che onora gli animali e onora gli uomini. Questa vorremmo.

  2. Si parla senza sapere
    La corsa dei carri è una tradizione ultracentenaria che non ha bisogno di moralismi d’occasione. In qualunque momento dell’anno vi invitiamo a visitare le nostre stalle per vedere come vengono trattati, buoi ,cavalli, cani ,gatti ,galline, pony, caprette ecc. perchè queste sono vere e proprie fattorie. Mi preme sottolineare il fatto che la stalla dell’Associazione Carro dei Giovani di Portocannone è stata insignita del titolo di Fattoria Didattica ed periodicamente oggetto di visite da parte di numerose scolaresche dei comuni dell’interland basso molisano. Bene dopo aver visitato le nostre stalle vorrei condurre il simpatico commentatore del post precedente ad una bella visita ai vari mattatoi comunali o nelle diverse aziende di allevamento bovino in qualunque parte d’Italia per fargli vedere come viene trattato il “mite pio bue” ( o vitellone) sopratutto negli stabilimenti a batteria, per tramutarsi quanto prima nelle succulente bistecche che settimanalmente allietano le tavole di molti commentatori come lui. Di pali come le Corse dei Carri molisani se ne ritrovano in tutto il territorio nazionale, l’agonismo, la tensione e l’adrenalina che comportano visti da occhi estranei non possono essere oggetto di un’analisi così critica e occasionale.Un ultima cosa a Larino si utilizzano per lo più vacche da latte per trainare i carri, che sono ben diverse dai buoi.

  3. ANCORA
    rimani a casa caro Benaduce.in un paese di disonesti,cravattari,magnacci,prostitute,falsi politicanti..ecc…,l’unica cosa genuina che ci rimane e’ proprio questa,il ragazzo che si e’ fatto male non vede l’ora di guarire per rimettersi a cavallo e continuare questa tradizione che onoriamo da centinaia di anni…..la tua morale mettila dove stai pensando…..e non fare commenti del genere.