LARINO _ A conclusione della 38esima edizione del Carnevale larinese il Movimento LARINascita vuole esprimere il proprio apprezzamento per la meravigliosa riuscita della manifestazione, per l’ottima qualità artistica dimostrata nella costruzione dei carri allegorici, sempre in crescita, per le diverse attività e novità offerte nella cittadella del Carnevale allestita in piazza con una funzione anche didattica che permetteva di conoscere ed avvicinare al mondo della lavorazione della carta pesta, elemento fondamentale per la realizzazione dei giganti di carta, oltreché per la numerosa partecipazione di turisti da tutto il circondario ed il coinvolgimento di gran parte della collettività larinese. Da rilevare ancor più della sfilata allegorica stessa vi è la funzione sociale che questa edizione del Carnevale ha saputo rappresentare durante il periodo di costruzione dei carri ma che soprattutto si è potuta percepire sensibilmente in termini di aggregazione e unità tra persone giovani e meno giovani desiderosi di vivere un momento spensierato in una fase di crisi.

Secondo il Movimento LARINascita, il Carnevale larinese deve essere inteso innanzitutto come una risorsa economica per la nostra realtà, un circolo economico notevole per le attività commerciali, intorno al quale ruota una parte dell’economia annuale locale e che meriterebbe senza dubbio maggiore considerazione da parte delle istituzioni anche in termini di investimenti. Il Movimento LARINascita non può esimersi dall’esprimersi in merito all’impegno dimostrato dalle istituzioni nell’edizione appena conclusa: sono risultate assenti ed incapaci di intraprendere delle scelte, finanche il Sindaco Giardino ha preferito, per l’ennesimo anno, disertare completamente l’evento dimostrando quasi la volontà di ghettizzare l’intera manifestazione e l’operato dei tanti giovani che per mesi lavorano alla stessa. Apice della superficialità è il rinvio dell’evento all’ultimo istante, deciso dall’assessore alla Cultura, avvenuto con le allegorie già all’interno del percorso. Una scelta frutto di un folle gioco a “ padre indovino” e di una evidente mancanza di coraggio nell’intraprendere decisioni, che ha provocato danni ai carri e alle tasche dei carristi, oltre a provocare beffardi colpi all’economia delle attività commerciali del circuito, ma che soprattutto ha comportato una evitabile figura miserrima nei confronti dei tanti turisti giunti nella nostra città e che purtroppo non sono stati tempestivamente avvisati dello spostamento della manifestazione. Come se si stesse organizzando la sagra del baccalà tra condomini! Il delirio dell’assessore in riferimento ad una nota apparsa sul “Quadrifoglio”, il bimensile di LARINascita, si commenta da sé. Una reazione spropositata fatta di offese ed ingiurie che non appartengono alla dialettica tra persone civili, tesa a spostare l’attenzione dai problemi reali e a nascondere le evidenti incapacità logistiche. Lo stile è chiaramente di scuola berlusconiana, offuscare i problemi e promettere la luna.

L’assessorino – ha dichiarato il vice segretario del movimento, Danilo Marchitto, aggredito verbalmente dallo stesso Starita – nel corso del suo quinquennio amministrativo ci ha sempre abituati ad annunci in pompa magna, peccato che oltre alle parole cerimoniose, ai sorrisi e agli atteggiamenti da misero don Giovanni, non siano seguiti fatti concreti. Il carnevale larinese aspetta ancora di essere riconosciuto come primo carnevale regionale! Come da solito copione populista non poteva mancare l’ennesimo annuncio della costruzione dei capannoni polivalenti da destinare alla costruzione dei carri allegorici che saranno realizzati in contrada Monte Arcano, una scelta intrapresa ad un paio di mesi dalla fine del mandato dell’amministrazione Giardino e per i quali non esiste neppure uno stralcio progettuale ed un piano di finanziamento. Sarà forse che l’assessore sta già pensando alle prossime favole da narrare per la sua imminente campagna elettorale? Servono a poco gli annunci se poi in cinque anni di gestione non ci si è dimostrati all’altezza di incidere positivamente e con risultati reali e tangibili”.

LARINascita ritiene che si debba necessariamente iniziare a pensare ad una manifestazione che si svolga durante tutto il periodo del carnevale, che preveda il fattivo coinvolgimento delle scuole e che trovi la sua massima espressione nella sfilata dei giganti di cartapesta distribuita in almeno due fine-settimana. Logisticamente con le pessime condizioni odierne, tali proposte non sono attuabili, ma una gestione più oculata dei fondi potrebbe garantire un successo di gran lunga superiore. È fondamentale l’individuazione di un’area nei pressi del percorso ove montare delle Tensostrutture che ospiterebbero la costruzione delle allegorie e servirebbero da appoggio tra una sfilata e l’altra. Per la prossima edizione sarebbe opportuno prevedere un percorso transennato a garanzia della pubblica incolumità e della qualità organizzativa dei corsi mascherati e al quale accedere attraverso il versamento di un piccolo contributo che consentirebbe così anche un introito da destinare alla manifestazione.

Inoltre andrebbe regolarizzato il flusso degli ambulanti ai quali non può esser richiesta una Tosap da pochissimi spiccioli. La promozione dell’evento deve essere necessariamente rivista, innanzitutto convocando delle conferenze ufficiali di presentazione del programma della manifestazione e utilizzando tutti i canali comunicativi possibili, dalle televisioni ai social network, al cartaceo. Larino non può più permettersi il lusso di gestire tale manifestazione allo stesso modo di vent’anni fa, è giunto il momento di potenziare l’aspetto culturale migliorando le già elevate capacità artistiche dei giovani larinesi sfruttandole realmente per un indotto economico che darebbe una vitale boccata d’ossigeno a tutti i protagonisti dell’evento.

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