TERMOLI _ A tutti sono noti i disagi causati dal blackout degli sportelli di mezza Italia che dal 1 Giugno continuano a causare pesanti disagi alla clientela di Poste Italiane. Questa O.S. (la Cisl ) già da tempi non sospetti aveva sollevato le problematiche relative all’implementazione del sistema SDP che, negli uffici interessati provocava blocchi ed interruzioni nell’operatività degli sportelli. Il poter oggi affermare che “avevamo ragione noi” non provoca nessuna soddisfazione ad un sindacato da sempre attento alle problematiche relative alla categoria. Continuare ad implementare un sistema complesso in una rete vecchia ed obsoleta, priva in molti casi dell’ADSL, in circa 14.000 uffici ha provocato il blackout che tutti stiamo vedendo. Quel che è più grave è che gli uffici sono stati lasciati da soli, senza indicazioni precise, da parte della Dirigenza. Da soli a cercare di gestire le giuste ire di una cittadinanza inferocita contro coloro che, da sempre mettono propria faccia di fronte al cliente dall’altra parte dello sportello.

Come SLP-CISL non vorremmo che il gravissimo danno di immagine ricadesse sugli incolpevoli lavoratori di Poste. Lavoratori che in questi giorni, dopo aver subito pesanti insulti e minacce, dopo aver dovuto allungare, spesso inutilmente, la prestazione lavorativa, ora rischiano di subire tutte le conseguenze: anche quelle occupazionali. La scrivente nell’esprimere forte preoccupazione per l’incredibile ed incresciosa situazione di profondo disagio ed imbarazzo in cui si trovano i lavoratori di Mercato Privati, a nome della categoria, chiede che le responsabilità di questo disastro vadano ricercate nelle sedi opportune, tra quei manager che sono molto attenti a ridurre i costi, senza preoccuparsi degli investimenti necessari a mantenere l’efficienza aziendale.

Il Segretario Territoriale Antonio D’Alessandro

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