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LARINO _ Chiamiamo a raccolta tutti i cittadini liberi, forti e determinati capaci di lottare con grande dignità con noi, per osteggiare e fronteggiare con forza e soprattutto con coraggio, chi è interessato alla chiusura o al ridimensionamento dell’Ospedale Vietri di Larino, un ospedale che con quello di Venafro e quello di Agnone è un vero gioiellino della sanità molisana”. Così Lorenzo Lommano leader della Lega Sannita che sulla chiusura dell’Ospedale di Larino ha puntato i piedi pur di difendere soprattutto le classi più deboli, gli anziani, i disoccupati, gli ammalati, un’intera zona che a sempre usufruisce delle professionalità sanitarie del Vietri.

La “Giornata della Rabbia” – ha continuato Lommano – non vuole essere una guerra tra poveri, è invece una cosa seria che deve lasciare riflettere e meditare, deve lasciare pensare anche chi a stento non arriva alla fine del mese, deve prendere il posto di chi parla il politichese e fa il burocrate, vuole significare ed essere un preciso invito a non abbassare la guardia, a tenere sempre alta la tensione, a far capire che siamo vigili e svegli, che non stiamo dormendo, che abbiamo tanta rabbia in corpo e che ce la teniamo per noi solo se non chiuderanno l’ospedale Vietri di Larino.
 
Diversamente – ha ancora proseguito Lommano – saranno dolori per chi vuole chiudere l’ospedale, reagiremo, porteremo la gente in piazza e dalla proposta passeremo alla protesta, quella dura e pura. In questo momento di particolare difficoltà – ha ancora detto Lommano – tutti i cittadini dei comuni che usufruiscono di prestazioni al Vietri e che hanno a cuore quell’ospedale, possono e li invito a lottare e a manifestare liberamente domenica 18 aprile 2010 a Larino, dove verranno allestiti dei gazebo e celebrata la “Giornata della Rabbia”. Diversamente – ha tuonato Lommano – tutti i sindaci del circondario abbiano il coraggio di dimettersi. Nel frattempo – ha concluso Lommano – assumo l’iniziativa di parlare personalmente con il presidente Iorio e con l’on.le De Camillis, per avere da loro una ulteriore conferma e le dovute assicurazioni, perché l’ospedale non chiuda.

Lega Sannita del Molise