myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623

L'ex Assessore all'urbanistica Bruno Verini e il neo eletto Agostino De FenzaTERMOLI – Cari concittadini, ieri mattina ho appreso, dagli organi di stampa, di essere stato “defenestrato”, quale assessore della Giunta Di Brino (l’ennesima). Innanzitutto, mi sia consentito, da subito, fare i miei migliori auguri di buon lavoro all’ex collega amministratore Agostino De Fenza il quale, immagino, abbia anch’egli appreso la notizia della sua nomina dagli organi di stampa.

Stigmatizzo, da subito, le affermazioni del Signor Sindaco Dottore Antonio Di Brino, sia sulla mia precaria assenza e sia sui miei presunti errori politici-istituzionali. Quanto alla prima, se effettivamente il Sindaco avesse avuto l’intenzione di considerare la mia persona, poteva chiamarmi, parlarmi e non agire senza neanche consultarmi. Quanto alla seconda affermazione ( errori politici-istituzionali), forse il Signor Sindaco, Dottore Antonio Di Brino, parla di se stesso.

Questi i fatti!

Lo scrivente si candida e viene eletto, quale consigliere comune, nelle liste del PDL, riportando 276 voti, collocandosi al quarto posto degli eletti del PDL.

A giugno 2012 sono stato chiamato a ricoprire il ruolo di assessore, con delega all’urbanistica, in quota al partito dove sono stato eletto, decadendo dalla carica di consigliere comunale.

Oggi, la mia “defenestrazione” da parte del Signor Sindaco, Dottore Antonio Di Brino, risulta essere un “tradimento” non verso il sottoscritto ma, verso i 276 cittadini che mi hanno accordato la loro fiducia, e che ancora ringrazio.

Parafrasando le rime di una vecchia canzone dei miei tempi, potrei dire “era già tutto previsto”!

Si, era già tutto previsto!

Lo scrivente ha rimesso la delega all’urbanistica per protestare, contro la gestione della cosa pubblica da parte di Di Brino, in maniera “monocratica”, senza discussione, senza condivisione, con l’organo collegiale chiamato “Giunta municipale”.

L’ho fatto, dapprima, con assordanti silenzi, che non sono sfuggiti ne a lui, ne ai colleghi di Giunta, nella speranza di riuscire a dialogare, a discutere, dei tanti problemi del settore che governavo come, solo a titolo di esempio, il Piano Regolatore Generale o l’applicazione degli articoli 14 e 6 del “Piano casa”, rimasti ancora irrisolti o, per dirla ancora una volta, con i versi di una canzone  a “caro amico ti scrivo” …….chi deve capire, capisca.

Successivamente, ho cominciato a sensibilizzare i colleghi di Giunta sull’atteggiamento utilizzato da Di Brino che, con la complicità di qualche dirigente ultra incaricato, baipassava, costantemente, il sottoscritto dalle decisioni di mia competenza.

In diverse occasioni, mi sono trovato i provvedimenti urbanistici, da licenziare in sede di Giunta o di Consiglio, già belli e pronti, approntati dallo stesso basso Antonio.

E, allora, nella speranza di aprire una discussione su questo insostenibile modo di governare la nostra città, ho deciso di rassegnare le mie dimissioni, non dalla carica di assessore, ma, semplicemente, rimettendo la delega all’urbanistica.

Da allora, non sono stato contattato da nessuno; nè dal Signor Sindaco, Dottore Antonio basso Di Brino, nè dai responsabili del PDL.

E, ieri, ho appreso dai giornali, che, al posto della cercata e ricercata “discussione” politica, ho trovato un “defenestramento”, ancora una volta (da quello che apprendo sui giornali), deciso “monocraticamente” dal Signor Sindaco Dottore Antonio Basso Di Brino.

A questo punto, voglio chiedere, pubblicamente, ai dirigenti del mio partito, il PDL, dal quale mi autosospendo, fino a chiarimento, da chi era composta la delegazione che ha dialogato con basso Di Brino in sede di consultazione? Quale direttivo o organismo collegiale li ha autorizzati? Chi ha deciso sul rimpasto di Giunta?

Ad ogni modo, lo scrivente, anche stando fuori dal “palazzo” della politica, continuerà, per coerenza nei confronti dei 276 cittadini che gli hanno accordato la loro fiducia, a lavorare per il bene della città, tutt’altro che lontano dalla querelle politica.

E, proprio alla luce di questo mio rinnovato, e diverso, impegno politico, invito il nuovo assessore all’urbanistica (il quarto della Giunta Di Brino), a prendere in mano i problemi della città, a contribuire alla sua rivitalizzazione economica, riavviando, da subito, la redazione del nuovo P.R.G. e a dare soluzione alla delibera n. 75/1012, di attuazione del Piano casa, contestata dalla Regione Molise già nel luglio scorso e che, ancora oggi, non viene portata in discussione, nè in Giunta, nè in Consiglio, nonostante le mie infinite richieste e sollecitazioni di adeguarsi ai suggerimenti regionali di settore, e che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, portandomi a rimettere la delega all’urbanistica.

Il Confronto democratico ed i rilievi che ho cercato in ogni modo di comunicare, evidentemente non hanno potuto e non possono trovare spazio in azioni monocratiche, pertanto sono stato buttato fuori in questo modo, ovvero sono stati buttati fuori 276 elettori che hanno certamente contribuito all’elezione del sindaco basso Antonio Di Brino.

Bruno Verini

Articolo precedenteRapina casello A-14, indagini complesse. Pochi indizi a Polizia
Articolo successivoDi Brino replica a Bruno Verini: tua ricostruzione piena di lacune

4 Commenti

  1. LA RUOTA DELLA FORTUNA
    Caro Bruno Verini, ci sono passato anche io, sono stato preso in giro.Eppure tu sapevi della mia brutta avventura, ma in quel momento non ti sei molto interessato, così adesso è toccato anche a te. Ma non ti preoccupare che prima o poi la ruota gira per chi ci ha preso in giro e la pagherà con tutti i filistei.

  2. Verini
    Purtroppo Verini, come in precedenza tanti altri, si è fidato di Di Brino appiattendosi sull’incolto protagonismo e, puntualmente di questi; è stato deluso nelle aspettative e maltrattato.
    Se avesse avuto una linea, sua ed esclusivamente sua, avrebbe inciso molto di più sull’attività dell’esecutivo e sarebbe stato più forte. Egli è una persona seria ma si è mostrata anche ingenuo nei confronti dello pseudo-mestiere del sindaco. Da ultimo, questa vicenda ha confermato che è il PDL (chi è poi?) a farla da padrone a Termoli. Vuol dire che la prossima volta Di Brino, se vorrà ricandidarsi a sindaco, lo farà con l’appoggio del solo PDL o al più degli “scafati” dell’UDC.

  3. x Verini
    Caro Bruno alla nostra età solo un ingenuo può meravigliarsi del fatto che accadono certe cose. Per fare politica non basta possedere entusiasmo e passione a parte l’onestà ed altri valori morali indiscutibili.Pensavi di risolvere tutto con un encomiabile impegno personale accompagnato da un sorriso, una promessa ed una stretta di mani? La politica è fatta per gente preparata che ha studiato tanto e con profitto all’Università dell’ Astuzia, Furbizia e Malizia.