Due persone arrestate ed una denunciata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Campobasso

CAMPOBASSO _ I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, durante un servizio di controllo del territorio, notavano una persona che si aggirava con fare sospetto nei pressi di un supermercato del capoluogo; l’uomo veniva successivamente identificato in O.V., 29enne, nigeriano, senza fissa dimora. Da un controllo alla Banca Dati delle Forze di Polizia emergeva che lo stesso era colpito da un decreto di espulsione dal territorio nazionale emesso dal Prefetto di Campobasso e notificatogli lo scorso 17 febbraio; pertanto il predetto veniva dichiarato in arresto per inosservanza del decreto di espulsione in attesa del giudizio direttissimo previsto per lunedì 24 maggio.

 
A Mirabello Sannitico i Carabinieri della locale Stazione, a seguito degli accertamenti conseguenti alla denuncia presentata da una signora 55enne, hanno denunciato per maltrattamenti ad animali M.C., 60enne da Ferrazzano (CB), impiegato; il predetto, per futili motivi, aveva esploso un colpo di carabina ad aria compressa, legalmente detenuta, attingendo ad una zampa il cane della denunciante mentre era custodito all’interno della proprietà della stessa.

A San Giuliano di Puglia i Carabinieri della Stazione di Colletorto intervenivano in loco ove era stata segnalata la presenza di una persona in evidente stato di alterazione psico-motoria da assunzione di alcool; qui verificavano la presenza di S.G.P., 36enne da Vico del Gargano (FG) , nullafacente, pregiudicato, il quale alla vista dei militari li aggrediva fisicamente profferendo altresì frasi minacciose ed ingiuriose. Nell’occorso i due militari della Stazione di Colletorto riportavano lesioni giudicate guaribili in 5 gg. dai sanitari della guardia medica di Santa Croce di Magliano (CB); l’aggressore veniva dichiarato in arresto per violenza e resistenza a P.U. e lesioni personali grazia anche all’aiuto dei colleghi di Bonefro giunti a dar manforte ai militari. varie marche, per un valore di 500 euro, che venivano sottoposte a sequestro.