Erminia Gatti durante il Consiglio ComunaleTERMOLI _  «Si è consumato, nello scorso consiglio comunale, l’ennesimo atto di pressapochismo di un’Amministrazione che naviga a vista. Una maggioranza, risicata ma che nonostante tutto si dimostra pronta a rispondere all’appello quando si tratta di mantenere i numeri, senza idee, senza contenuti, ha approvato in uno scandaloso silenzio la revoca del parcheggio interrato a Pozzo Dolce e di quello in Piazza S. Antonio. Un atto di simile importanza, che risale ad atti validi e tecnicamente vincolanti, come un appalto bandito ed aggiudicato nel 2004, con un contenzioso risarcitorio da 5 milioni di euro in atto, in una zona strategica come quella di Pozzo dolce, viene in Consiglio senza che alcuno, tra il Presidente della Commissione Urbanistica, l’Assessore competente, il Sindaco, abbiano ritenuto utile e doveroso dare conto di una scelta che incide pesantemente sullo sviluppo della città o comunque rappresenta un rischio per le sue finanze, all’esito del contenzioso.

Sia chiaro: qualunque Amministrazione può assumere le scelte che meglio ritiene rispondere ai principi di buon governo, efficacia ed efficienza. Ma si tratta di idee precise, motivate, di cui non mi pare ci sia traccia. Ridurre la Commissione che (teoricamente) dovrebbe predisporre e promuovere una delibera del genere al semplice ruolo di ufficio visti, dove i dirigenti vengono a “riferire” senza uno straccio di documento nonostante le richieste in tal senso, è avvilente. Ascoltare la lettura atona del Presidente del Consiglio che liquida un atto simile nel silenzio assordante di tutti coloro che ne hanno la responsabilità politica, é uno schiaffo all’intelligenza dei termolesi.

Per sapere cosa pensa il Sindaco di questo, bisogna spulciare qua e là tra le dichiarazioni rese alla stampa:
ad esempio, che i parcheggi a Termoli non servono. Lo chieda ai cittadini, specie in estate, se a Termoli in centro non c’é il problema dei parcheggi! Ed ancora, il Sindaco farfuglia di una riqualificazione dell’area di Pozzo Dolce che non è mai stata realizzata, ma che é un ulteriore nota di demerito all’incapacità di programmazione di questa Amministrazione. Non era forse, la zona di Pozzo dolce (una vergogna che si protrae nell’indifferenza istituzionale) una delle priorità del programma del Sindaco Di Brino? Il punto é che per un atto che il Consiglio ha revocato, vorrei capire qual è l’alternativa: si agisce in autotutela perchè si ha un’idea diversa, migliore, che si ritiene preferibile. Sono ormai tre anni pieni di governo cittadino: possibile che a fronte delle importanti, impattanti ediscutibili operazioni immobiliari consentite sul nostro territorio, non si sia sentito ancora parlare di piano regolatore? È del piano regolatore che la nostra città ha bisogno, non del piano del traffico. É di un’idea di sviluppo globale, coerente, dove verde pubblico, servizi, riqualificazione, valorizzazione dell’esistente si ricuciono con intelligenza allo sviluppo edilizio, quello che manca alla nostra città. Ma la sensazione è che questa idea, questa capacità, manchino del tutto ad un’Amministrazione che giorno dopo giorno certifica la propria inadeguatezza: peccato che i risultati di questa incapacità,rischiano di produrre effetti irreversibili sullo sviluppo già compromesso della nostra città.

E mentre in Consiglio scorrevano i titoli di coda dell’ennesima occasione persa, dalle finestre giungevano inascoltate le proteste e la rabbia dei lavoratori del Carrefour: la sala consiliare, che tanti pseudo-tavoli ha accolto in campagna elettorale, é tornata chiusa, ad ascoltare le chiacchiere di un’Amministrazione che parla solo a se stessa

Avv. Erminia Gatti

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