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TERMOLI _ Gentilissimo Prof. Monti, vorrei sottoporre alla Sua cortese attenzione un caso di cattiva, anzi pessima gestione della cosa pubblica concepita dal Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, ma capace di impattare negativamente anche sulla credibilità dell’azione del governo nazionale. I fatti sono chiari e drammatici nella loro perversa impostazione. Come Lei ben sa, il Suo governo ha prorogato lo stato di criticità per le aree terremotate del Molise fino a tutto il mese di aprile 2012, ritenendo opportunamente che, dopo quasi dieci anni dal terremoto, si debba passare alla gestione ordinaria delle attività di ricostruzione in corso.

Il Presidente della Regione Molise, sovvertendo la filosofia che ha ispirato la scelta del governo nazionale, ha formalizzato una proposta di legge regionale volta alla creazione dell’Agenzia regionale della Protezione Civile, allo scopo dichiarato «di garantire l’efficace assolvimento degli interventi”, vale a dire di “tutte quelle iniziative atte alla tutela e allo sviluppo del territorio molisano, compresi quegli atti normativi per la conclusione della ricostruzione”.

E’ appena il caso di sottolineare che con l’adozione e la successiva entrata in vigore di tale legge si darebbe vita ad una gestione permanentemente straordinaria della ricostruzione, affidandola ad una Agenzia regionale di Protezione civile concepita come un opaco e dispendioso carrozzone di diretta emanazione del Presidente della Regione Molise. Di fronte a questa proposta fatta da chi, in 10 anni di attività commissariale, ha realizzato solo il 35% della ricostruzione, non è riuscito a riportare i terremotati nelle loro abitazioni e ha accuratamente evitato di promuovere ogni forma di sviluppo nelle aree del cratere sismico, mi chiedo e Le chiedo: -se sia accettabile passare, dopo questo fallimento, da una gestione della ricostruzione post-terremoto commissariale e di emanazione governativa ad una gestione affidata ad un nuovo “Ente strumentale della Regione Molise, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico con autonomia patrimoniale e contabile; -se la creazione di un nuova fabbrica delle clientele, ancorché progettata dalla Regione Molise nell’ambito della sua autonomia e responsabilità, non tolga credibilità all’impegno del governo nazionale sul fronte della riduzione dei centri di spesa inutili che assorbono molto denaro pubblico ed erogano pochi servizi.

Gent.mo Prof Monti, immagino che Ella sia disposto a valutare l’opportunità di ricorrere alla Consulta per eventuali profili di incostituzionalità, se il Consiglio Regionale del Molise dovesse approvare una simile proposta di legge, ma io sono a chiederLe qualcosa di più. Vada oltre i suoi stretti doveri istituzionali, come ha fatto quando ha accettato l’invito del Presidente Napolitano ad assumersi l’onere di provare a salvare questo Paese, colpevolmente portato sull’orlo del baratro. Adotti una iniziativa volta a prevenire il danno enorme che si prospetta per i molisani, e non solo, invitando a Palazzo Chigi il Presidente Iorio e provando a convincerlo della necessità di porre fine a questa storia infelice.

Per farlo potrebbe anche concedergli una ulteriore breve proroga dello stato di criticità post-terremoto che scade a fine aprile, ma chiarendo che nel giro di qualche mese i fondi della ricostruzione destinati al Molise dovranno essere spesi con procedure democratiche, trasparenti, efficaci e finalizzate esclusivamente al soddisfacimento dei legittimi bisogni dei cittadini. Ovviamente, ancorché inopinatamente, nel corso di tale incontro potrebbe essere il Presidente Iorio a convincerLa della validità della strategia dei carrozzoni come strumento di rafforzamento del potere e persino di rilancio dell’economia e dell’occupazione, ma in tal caso avremmo almeno una certezza: noi molisani, insieme a tutti gli altri italiani, siamo senza speranza e, in fondo, è meglio affrontare la vita senza speranza che perdere il futuro “a nostra insaputa”. Confidando nella Sua attenzione ed in attesa di una Sua risposta, Le porgo distinti saluti.

Il consigliere regionale Filippo Monaco

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