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Paolo Di Laura Frattura
TERMOLI – “Leggiamo di una battaglia che il sindaco di Termoli vorrebbe intraprendere contro la trasformazione della costa molisana ‘nel letamaio della regione’. Di Brino non perde occasione per stupirci”. Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, interviene così sull’allarme sollevato dal primo cittadino di Termoli in merito alla trattativa in essere tra la Regione e Granarolo per l’allevamento di 12 mila vacche da latte in Molise.

Comprendiamo – prosegue il presidente –, che Di Brino, messo di fronte a un’operazione seria e importante, concreta, destinata a creare occupazione nel nostro Molise, sia in evidente imbarazzo e cerchi, dando sfogo a una certa creatività, di spostare l’obiettivo dal grande risultato che il centrosinistra sta centrando allo spettro di un presunto rischio di inquinamento per il territorio. Lo capiamo. Comprendiamo meno, però, che siano lui e il suo schieramento a farsi portabandiera di una campagna di tutela ambientale”.

Il sindaco di Termoli, anziché minacciare le barricate, dovrebbe essere al nostro fianco per il raggiungimento di un accordo le cui ricadute sul territorio saranno positive per occupazione e ricerca. Quello che il governo regionale sta costruendo con la Granarolo – fa notare Paolo Frattura –, anche grazie all’impegno dei nostri parlamentari Pd, Roberto Ruta, Danilo Leva e Laura Venittelli, è un’occasione straordinaria di sviluppo in stretta sintonia con le vocazioni più autentiche del territorio individuato. Da quanto tempo – domanda il governatore –, nel Bassomolise non registravamo manifestazioni di interesse per zootecnia e agroalimentare?”.

Di fronte a un quadro aziendale disperato, tra imprese locali che chiudono e multinazionali che delocalizzano, stiamo riuscendo a convincere e coinvolgere – rimarca Frattura –, una realtà imprenditoriale, leader nel proprio settore, a scommettere in proprio sul nostro Molise con il trasferimento degli allevamenti qui da noi. La politica dei fatti, della creazione di opportunità, è questa. Appartiene a noi. Come appartiene a noi l’idea che ambiente, agricoltura, turismo e cultura siano i quattro ingranaggi sincronici nella filiera dello sviluppo sostenibile nel quale crediamo”. “L’inquinamento, o il presunto rischio di inquinamento del territorio – conclude il presidente –, non si combatte con gli slogan, ma con i sistemi di monitoraggio reale. Con controlli a regime, seri e costanti, si crea lavoro e si difende l’ambiente. Di Brino può stare tranquillo, le iniziative che sosteniamo in ogni settore industriale non renderanno mai ‘letamaio di nulla’ nessun posto del nostro splendido Molise”.

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4 Commenti

  1. occasione di lavoro
    ma questa intesa darà posti di lavoro ai molisani o agli extracomunitari? immagino che laureati e diplomati faranno la fila x essere assunti in questa realtà occupazionale. Bah…che ne dite?