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Cristiano Di Pietro
MONTENERO DI BISACCIA – Ci risiamo! La macchina del fango si è nuovamente messa in moto contro l’Italia dei Valori. Siamo stupiti però della leggerezza con cui un giornalista del calibro di Sergio Rizzo possa pubblicare articoli che diffondono notizie sommarie e prive di fondatezza dalle quali si evince chiaramente che la finalità ultima è quella di screditare il partito e la mia persona. Tali imprecisioni mi costringono a tornare nuovamente sull’argomento sperando di fare chiarezza una volta per tutte. Posto che io non ho mai ricoperto il ruolo di capogruppo IdV in Regione e, pertanto, non ero io il responsabile giuridico dei conti del gruppo, mi corre l’obbligo di fare una prima precisazione in merito ai contributi destinati al partito durante la scorsa legislatura: nulla di irregolare, infatti.

Mai un soldo dei fondi del gruppo è stato destinato al partito nazionale. Il contributo contestato dalla Corte dei Conti, riguarda infatti il partito regionale ma si tratta di un rimborso per le spese che la struttura sostiene per l’ attività politica sul territorio. Cosa che, non essendo ancora entrato in vigore il decreto 174 e le sue norme attuative, all’epoca dei fatti contestati, era consentita dalla legge. Quanto al resto, so di avere agito sempre nel rispetto delle regole, giustificando puntualmente ogni spesa sostenuta.

Vorrei poi far presente a Rizzo che io mi sono autosospeso dal partito per motivi politici e, contestualmente alla mia decisione, si è costituito il gruppo misto di cui oggi faccio parte. Preciso altresì che tale passaggio non ha comportato alcun aumento sulla mia busta paga.

Mi piacerebbe saper da dove il giornalista del Corriere abbia attinto questa falsa notizia. L’impressione è che sia talmente tanto il desiderio di mettere alla gogna l’Italia dei Valori che ci si dimentica di quello che dovrebbe essere il primo dovere di un giornalista: la verifica delle notizie. È evidente che, specie quando si tratta di noi, si preferisce diffamare piuttosto che informare. Per questo ho già dato mandato al mio avvocato affinchè chi mi ha ingiustamente screditato ne risponda nelle sedi competenti. Lo stesso si dica per chi ha provveduto a diffondere la notizia”.

Cristiano Di Pietro

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3 Commenti

  1. di pietro jr
    può sempre decidere di pubblicare tutte le ricevute, gli scontrini, le fatture che hanno dato origine alle contestazioni. del resto se ciò che è stato scritto non corrisponde alla sua verità, poteva difendersi in sede di convocazione. si è presentato? ha portato tutti i documenti necessari? il d.l. 174 e le sue norme attuative sono di ottobre 2012, se non erro, ma l’obbligo di rendicontazione all’ufficio di presidenza della regione c’è sempre stato, che poi voi consiglieri regionali – e il presidente del consiglio regionale – l’abbiate sempre sottovalutata è altro affare. Le ricordo che la legge non ammette ignoranza, soprattutto per chi della trasparenza, etica e correttezza ne fa una bandiera.

  2. sempre per di pietro jr
    ho visto il sito della regione e nella nuova legislatura di pietro jr è il capogruppo del gruppo misto, unico consigliere. tre domande al consigliere: 1) ma il gruppo misto non dovrebbe essere composto da almeno due consiglieri? nel caso, malaugurato, che ne basti uno ha senso essere il capogruppo del gruppo misto, quando di misto non c’è nulla? idv ha come capogruppo parpiglia, il gruppo misto lei cons. di pietro, significa che prendete da un lato e dall’altro i soldi dei cittadini come gruppi regionali? ma se è così è una vergogna, anche perchè mi sembra che lei abbia utilizzato toni trionfalistici per la ricostituzione dell’idv su montenero mentre in regione è divenatto figlio unico di madre vedova??? ma i militanti di idv lo sanno che gestite, lei e parpiglia, un sacco si coldi come finti separati in casa?