TERMOLI _ Ampia chiazza di petrolio al largo del mare di Termoli. La vicenda, al centro di una indagine della Capitaneria di Porto di Termoli, è stata denunciata dalla Edison che ha attivato sin dalla mezzanotte di ieri la procedura d’emergenza per fronteggiare sin da subito la grossa perdita di idrocarburi avvenuta durante le operazioni di pompaggio della piattaforma petrolifera Campo Rospo mare situata al largo della costa termolese.

Gli interventi di emergenza sono comunque ancora in corso. Le operazioni sono condotte con  l’impiego di un elicottero Edison e di motovedette della Capitaneria di Porto. Al momento non hanno individuato la presenza di greggio in superficie. La Edison informa inoltre come siano al lavoro unità di sommozzatori per valutare l’integrità delle condotte sottomarine che portano la produzione di idrocarburi dal fondo del mare alla FSO Alba Marina.

La Guardia Costiera di Termoli informa come gli interventi di controllo stanno coinvolgendo, oltre che le proprie motovedette, anche le unità adibite al servizio antinquinamento messe a disposizione, come da convenzione, dal Ministero dell’Ambiente. Nella vasta area compresa tra le isole Tremiti e la costa molisana non sono state rilevate tracce di inquinanti. Questo anche grazie all’ausilio di un velivolo della Guardia Costiera dotato di attrezzature in grado di rilevare all’infrarosso la presenza di inquinanti.

Intanto le operazioni di pompaggio nello scafo Alba Marina sono sospese. Lo stesso scafo è stato confinato con panne galleggianti. Per accertare le cause dello sversamento, oltre all’impiego dei sommozzatori, verrà anche utilizzato un ROV, veicolo subacqueo teleguidato.

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